Pescara, bocciato il progetto del ponte nuovo

Il Genio civile chiede al Comune la modifica dell'arcata, oggi riparte l'iter

PESCARA. Il Ponte nuovo, l'opera da 12 milioni di euro che la città attende da cinque anni, sta creando diversi problemi. Sono da rifare le procedure, annullate dal Tar con una recente sentenza, ma si è dovuto anche modificare il progetto. Una relazione del Genio civile ha imposto all'amministrazione comunale di cambiare la struttura, perché quella prevista in passato non andava bene.

I tecnici della Regione, in un documento inviato al Comune nel 2009, avevano fatto due prescrizioni. La prima, era la realizzazione degli argini golenali per un chilometro a monte, sia a destra che a sinistra dell'opera. E questa è stata prevista subito, tanto è vero che sono stati stanziati fondi per 3,6 milioni assegnati dal ministero delle Infrastrutture per i lavori.

La seconda, riguarda l'impalcatura. Ecco cosa era scritto nella relazione: «Si prescrive, all'intradosso dell'arcata, un franco idraulico minimo di sicurezza non inferiore a metri uno per l'intera luce libera». Il Genio civile aveva chiesto, in sostanza, all'amministrazione comunale di innalzare di almeno un metro una parte dell'arcata del ponte. Così i tecnici dell'ente si sono messi al lavoro e hanno rifatto il progetto e oggi verrà riconsegnato al Genio civile.

Del resto, non c'erano altre scelte. Ecco cosa diceva il documento: «Quanto sopra viene espresso in via preventiva, riservandosi di rilasciare l'autorizzazione definitiva in sede di presentazione di progettazione esecutiva comprensiva delle opere accessorie richieste e delle prescrizioni suddette. Si comunica, pertanto, che il rilascio dell'autorizzazione per un periodo di 19 anni, fino a tutto il 31 dicembre 2027, avverrà solo dopo la definitiva approvazione del predetto progetto esecutivo». Come dire che se il Comune non ottemperava alle prescrizioni, non avrebbe ottenuto il via libera del Genio civile per la costruzione del ponte.

Restano, tuttavia, le procedure da rifare, quelle bocciate dal Tar, a seguito di un ricorso presentato dalla società Generalmarmi, degli imprenditori Fiorello e Paolo Liberatoscioli, per contestare l'esproprio di un terreno di proprietà dove sorgerà il Ponte nuovo. In pratica, sono state annullate le delibere riguardanti la variante al piano regolatore, il progetto definitivo, nonché il decreto con cui l'ente ha dato il via all'esproprio.

L'assessore all'urbanistica Marcello Antonelli ha rivelato che l'amministrazione dovrà anche aggiornare i costi al prezziario regionale, che nel frattempo è cambiato. Questo comporterà un aggravio di spesa con un aumento tra un milione e 1,5 milioni di euro. I lavori previsti per quest'anno dovranno essere rimandati. Il nuovo progetto andrà riapprovato in giunta e in consiglio, pubblicato per le eventuali osservazioni. Dopodiché, si dovranno ripetere le procedure espropriative. Forse, a primavera del prossimo anno si potrà indire la gara.

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