violenza in città

Pescara, calci e pugni sulla riviera, arrestato un bulletto

Insieme a un gruppo di amici Francesco Parolise, 18 anni, avvicinava i giovani con la scusa della sigaretta e poi li picchiava. Quattro le vittime finite in ospedale, a un giovane colpito con il casco ha rotto i denti incisivi.  Rintracciato dalla polizia grazie ai testimoni, ha rischiato il linciaggio

PESCARA. Con il pretesto di avere una sigaretta hanno picchiato e mandato in ospedale quattro giovani, uno dei quali con i denti incisivi rotti. In azione, l'altra notte, sulla riviera Nord di Pescara, un gruppetto di 5-6 ragazzi, uno dei quali è stato bloccato e arrestato subito dopo le aggressioni dal personale della squadra volante, diretto da Dante Cosentino. Si tratta di Francesco Parolise, 18 anni di Pescara, che è stato rintracciato su indicazione dei testimoni e dovrà rispondere di lesioni personali aggravate continuate e danneggiamento, in concorso. Dopo la convalida dell'arresto, il giovane bullo dovrà recarsi ogni giorno in questura per l'obbligo di firma, in attesa del processo.

I fatti, che fanno pensare agli episodi di "knockout game" avvenuti nei mesi scorsi in città, si sono svolti tra gli stabilimenti Barracuda e Penelope dove il gruppetto ha anche scagliato a terra una bicicletta. Uno dei giovani finiti in ospedale l'altra notte è stato picchiato con un casco e ne avrà per 15 giorni. Gli altri hanno riportato lesioni più lievi che vanno dai 7 ai 15 giorni. Picchiata anche una giovane coppia che passeggiava insieme a un amico: i bulli non si sono fermati neanche davanti a una donna. Alla base di tutto la banalissima scusa di avere una sigaretta: di fronte al rifiuto, partivano le botte. Quando Parolise è stato preso, gli agenti di polizia hanno dovuto creare un cordone attorno alla volante: in molti che avevano assistito precedentemente alle scene di violenza volevano sottrarlo ai poliziotti e linciarlo. Ma non ce l'hanno fatta.

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