Il tombino da dove è partita la dispersione elettrica e il povero cane morto fulminato (foto Luciano Troiano e Tony Matarazzo)

Pescara, cane muore folgorato sul tombino dell'illuminazione

Paura sul lungomare Matteotti, un'ora prima era rimasto folgorato un 34enne di Silvi ricoverato in ospedale con 20 giorni di prognosi. Avviati gli accertamenti

PESCARA. Un meticcio di taglia media è morto ieri sera dopo aver messo la zampa su un tombino bagnato mentre si trovava con i suoi proprietari sul lungomare di Pescara, all'altezza dello stabilimento Apollo. Sempre ieri un uomo di 34 anni residente a Silvi sostiene di essere rimasto folgorato dopo aver messo il piede su un tombino mentre passeggiava e di essere caduto a terra, riportando traumi ai polsi. Portato al pronto soccorso dell'ospedale di Pescara, dove è stato refertato con una prognosi di guarigione di 20 giorni. Il cane, di 14 anni, è morto sul colpo e a nulla è valso l'intervento di un veterinario che si trovava sul lungomare. Impossibile rianimarlo.

Il tombino, a quanto pare, era bagnato a causa dell'acqua proveniente dal sistema di irrigazione delle aiuole. Inizialmente si è ipotizzato che il cane fosse rimasto folgorato mentre beveva nel tombino, ma i proprietari, una coppia di turisti di Roma, hanno ricostruito l'accaduto alla polizia municipale, intervenuta sul lungomare. La proprietaria del cane si è sentita poco bene e sul posto è arrivato anche il personale del 118, per soccorrerla. In serata è stata allertata la ditta che si occupa dei lavori relativi alla pubblica illuminazione per promuovere accertamenti sul tombino. Il veterinario della Asl non si sarebbe pronunciato sulla causa della morte, dopo aver esaminato il cane. La carcassa dell'animale è stata restituita ai proprietari. Sul lungomare anche polizia e vigili del fuoco. Questa mattina il sopralluogo da parte dei tecnici della ditta appaltatrice dell'illuminazione pubblica e del vice sindaco Antonio Blasioli.

La dichiarazione di Blasioli. A nome dell'amministrazione comunale, il vicesindaco Blasioli si è detto "allibito e costernato" per quanto avvenuto sul lungomare Matteotti. "E' impensabile che si possa verificare una situazione simile in una città come Pescara e su una riviera frequentata da migliaia di persone nel periodo di punta delle vacanze. Stamattina sul posto si è svolto un sopralluogo tecnico fra Pescara Energia e l'apparato tecnico comunale: da una prima ricognizione è emerso che c'è stata una serie di coincidenze difficilmente ripetibili, ma sconvolge che non abbia funzionato il differenziale che avrebbe messo in sicurezza da perdite di tensione. È capitato infatti che il cavo avesse la muffola leggermente rovinata e che lo stesso cavo toccasse il pozzetto; ma soprattutto è capitato che, per cause da accertare, non è scattato il differenziale che avrebbe isolato la zona, con gli effetti che sono purtroppo diventati cronaca. Da questa mattina alle 8 è stata ripristinata integralmente la muffola, per cui tutto ora è in sicurezza. Ma l'incidente è inspiegabile, soprattutto alla luce dell'appalto affidato da Pescara Energia ad Enel Sole per la gestione, la manutenzione e la riqualificazione della pubblica illuminazione con impianti a led. Il Comune di Pescara già questa mattina ha chiesto una relazione dettagliata a Pescara Energia, com'è noto l'Ente non ha la competenza diretta sugli oltre 25.000 tombini di varia natura e punti luce presenti in città, esattamente come accade per ogni altra città non solo d'Abruzzo. La gestione e manutenzione è a carico dei soggetti preposti, come ben chiariscono gli articoli 1,2 e 5 del capitolato di appalto che riguarda la gestione in questione: "l'appaltatore rimarrà unico responsabile bei confronti della stazione appaltante per quanto concerne le attività oggetto dell'appalto che gli verranno affidate, nelle condizioni d'uso in cui si trovano gli impianti tecnologici, nel rispetto delle modalità previste nel presente capitolato e degli obblighi contrattuali di legge delle norme in vigore". E al 2 prevede che: "la lista degli impianti che formano oggetto dell'appalto e rientrano nei servizi previsti sono tutti quanti quelli di proprietà o in uso della stazione appaltante". Infine l'articolo 5 prescrive chiaramente che per la manutenzione straordinaria: "L'appaltatore avrà il compito di riconoscere e tempestivamente segnalare alla stazione appaltante tutte quelle circostanze inerenti gli impianti oggetto dell'appalto stesso che richiedessero un intervento di manutenzione straordinaria". Manutenzione che dal 17 febbraio è in capo ad Enel Sole e proprio ad Enel Sole questa mattina è stato richiesto con urgenza e immediatezza da parte del Presidente di Pescara Energia il controllo dei 250 quadri presenti in città per una verifica puntuale dei differenziali. La verifica inizierà già oggi e potrebbe durare tre/quattro giorni e degli esiti daremo conto alla città. Non solo: siccome vogliamo, anzi esigiamo, la certezza che tutti i differenziali funzionino perfettamente, abbiamo chiesto a Pescara Energia di siglare un protocollo con Enel Sole per avere un bollino blu periodico che attesti il funzionamento di tutti gli impianti sul territorio, perché la città deve essere sicura che anche con l'ipotetico riallinearsi di tutte le incredibili coincidenze verificatesi ieri, non ci sia alcun pericolo per l'incolumità pubblica sia delle persone che degli animali".