Pescara, Chiodi gela Mascia: "Non mi schiero con nessuno"

"Nè con il sindaco in carica, nè con Testa". Il presidente della Regione replica al ministro Lupi: "Non ho preferenze, scelgano gli elettori il candidato migliore"

PESCARA. Gianni Chiodi non si schiera nella corsa a sindaco. Lo ha detto lui stesso ieri, parlando per la prima volta della difficile situazione di Pescara, dove Forza Italia e Nuovo centrodestra si sono divisi sulla candidatura. Il presidente della Regione è intervenuto anche per replicare alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Maurizio Lupi che, un’intervista pubblicata ieri dal Centro, ha ipotizzato una preferenza da parte di Chiodi per il presidente della Provincia Guerino Testa. «Anche Chiodi ha capito che Testa è la candidatura più forte», ha affermato in sintesi il ministro. Ed ecco la risposta del governatore. «Non è vero che preferisco la candidatura del presidente della Provincia», ha detto, «sulla scelta tra Luigi Albore Mascia e Guerino Testa non voglio entrarci. Posso però dire che la candidatura più forte è quella che nasce dall’unità della coalizione. La ricerca dell’unità è una questione che riguarda i partiti, ma è una cosa fondamentale».

«Pescara è un caso unico», ha aggiunto Chiodi, «perché a Teramo e negli altri Comuni dove si vota Forza Italia e Nuovo centrodestra hanno trovato un’intesa». «Ma se a Pescara non si dovesse riuscire a trovare l’unità», ha poi sottolineato il presidente, «allora decideranno gli elettori chi è il candidato migliore. Il primo turno diventerà, quindi, una sorta di primarie».

Ed è quasi certamente questa la soluzione che si prospetta. Oggi pomeriggio, alle 17, i partiti del centrodestra torneranno a riunirsi, forse per l’ultima volta, per chiudere definitivamente il discorso delle candidature di Pescara, Montesilvano e della Regione. A questo punto appare scontato il fatto che nel capoluogo adriatico la coalizione si presenterà divisa con Forza Italia, Pescara futura e Fratelli d’Italia-An che appoggeranno il sindaco uscente Luigi Albore Mascia e il Nuovo Centrodestra che sosterrà Guerino Testa. Ncd punta, probabilmente, su alcuni dissidenti, presenti all’interno di Forza Italia e Pescara futura, per approfittare del loro voto disgiunto. In proposito, ci sarebbero stati diversi tentativi per cercare di convincere in questi giorni esponenti dei due partiti maggiori a cambiare candidato sindaco.

Secondo alcune voci, un tentativo ci sarebbe stato anche ieri mattina, quando il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano ha incontrato il leader di Pescara futura-Rialzati Abruzzo Carlo Masci per un caffè. Sempre secondo queste voci non confermate, Pagano avrebbe tentato di tastare il terreno con Masci per capire se il leader di Pescara futura sia disposto ad appoggiare Testa, nel caso di un eventuale ritiro dalla corsa di Mascia.

Ma Carlo Masci avrebbe risposto picche al coordinatore regionale, confermando il pieno sostegno ad Albore Mascia. Tra l’altro, l’ipotesi di un passo indietro da parte del sindaco uscente appare a questo punto improbabile.

Sabato scorso, il primo cittadino ha dichiarato al Centro, che non è disponibile a rinunciare alla corsa per il secondo mandato, nemmeno se gli venisse offerto un incarico di prestigio, magari a Roma. Insomma, la strada sembra ormai tracciata. La coalizione di centrodestra andrà divisa alle elezioni con la speranza di potersi ricompattare eventualmente al secondo turno delle elezioni, ammesso che ci si arrivi. Del resto, tutti i tentativi fatti finora per trovare un’intesa tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra sono clamorosamente falliti. Ci hanno provato in più occasioni anche i vertici romani dei due partiti, ma senza successo. Nell’ultimo incontro, il responsabile dell’organizzazione elettorale di Forza Italia Altero Matteoli e il presidente del Nuovo centrodestra Renato Schifani hanno dovuto prendere atto dell’enorme distanza tra i due partiti sulla candidatura di Pescara.

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