Pescara, contromano sull’Asse attrezzato per 7 chilometri

Dopo le numerose segnalazioni la Polstrada avvia la caccia a un’Opel grigia che transitava in senso opposto, poi sparita all’altezza dell’Ipercoop

PESCARA. Sfrecciava sull’Asse attrezzato come se nulla fosse. Non si è accorto (o accorta) di essersi immesso sul raccordo autostradale sulla corsia sbagliata, non ha realizzato di aver seminato il panico per sei o sette chilometri e di aver messo a repentaglio non solo la sua vita ma anche quella di tutti gli automobilisti che ha incrociato lungo quel tratto.

L’allarme è stato immediato: una decina di minuti prima delle 15 la polizia stradale di Pescara ha cominciato a ricevere segnalazioni dagli automobilisti che stavano percorrendo l’Asse attrezzato da Chieti verso Pescara. In pochi minuti una quindicina di persone ha composto il numero della polizia riferendo di aver appena incrociato e schivato il veicolo, una Opel Corsa grigia, che procedeva contromano, spostandosi da Pescara verso Chieti, mantenendo la propria destra e quindi occupando la corsia di sorpasso.

Le prime telefonate sono arrivate dalla zona più vicina al centro di Pescara mentre le ultime sono state effettuate da chi si muoveva sull’Asse all’altezza della zona commerciale, a San Giovanni Teatino, il che vuol dire che la Opel ha percorso un lungo pezzo per poi sparire nel nulla, uscendo dal raccordo. Non essendoci pattuglie disponibili in provincia di Pescara (perché dirottate sulla A14, come accade di frequente), la Polstrada ha dirottato la segnalazione ai colleghi di Chieti che sono intervenuti sull’Asse, nella zona dove era stata segnalata la vettura contromano, ma non l’hanno rintracciata.

Appare impossibile risalire all’autore dell’impresa, perché non ci sono telecamere e pare che nessuno abbia fornito il numero di targa della Opel. I testimoni del rischioso contromano si sono preoccupati come prima cosa di evitare con lo scontro e, una volta scampato il pericolo, hanno afferrato il telefono e allertato la polizia, nella speranza che qualcuno potesse fermare l’automobilista. Potrebbe essere un anziano, come è già accaduto in passato, o una persona non lucida, a causa di droga o alcol, e anche in questo caso un episodio simile si è già verificato. L’Anas ha provato a mettere un freno a questi episodi, che hanno causato incidenti anche mortali, e ha ridotto i limiti di velocità sull’Asse. Ma accade ancora.

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