Pescara, Corso Vittorio riapre alle auto da fine luglio

La nuova giunta comunale cancella il progetto di riqualificazione della strada Il vicesindaco Del Vecchio: sperimenteremo la viabilità in un periodo di bassa intensità

PESCARA. Conto alla rovescia per la riapertura al traffico automobilisticosu corso Vittorio Emanuele. In seguito alle polemiche dei mesi scorsi, alle proteste accese di una parte dei commercianti e all’inaugurazione della prima porzione della zona a traffico limitato, la nuova amministrazione comunale sceglie di fare marcia indietro rispetto a quanto progettato dall’ex sindaco Luigi Albore Mascia. L’arteria nevralgica del centro cittadino non sarà più pedonale, ma sarà ripristinato il traffico veicolare, pubblico e privato, in entrambi i sensi di marcia a partire dall’inizio del mese di agosto. La bretella sull’area di risulta, giudicata illegittima dal Tar (Tribunale amministrativo regionale») poiché realizzata senza ricorrere allo strumento del piano particolareggiato, sarà rimossa, mentre è allo studio una nuova tariffazione per disciplinare la sosta a pagamento nelle aree di risulta.

Ad annunciare la rivoluzione della mobilità cittadina è il vicesindaco Enzo Del Vecchio, in seguito a un incontro con le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Cna e con una ventina di negozianti.

L’obiettivo a brevissimo termine è di riuscire a far ripartire i lavori sul corso e completare il cantiere tra 20-25 giorni.

«Il fermo delle opere», rimarca Del Vecchio, «non deriva dal mancato pagamento dell'impresa, bensì dalla carenza di materiale speciale, essenziale in quest’ultima fase dei lavori. Da un colloquio con la ditta Favullo, abbiamo avuto assicurazioni in merito alla ripresa del cantiere che si avrà a giorni, al più tardi entro l'inizio della prossima settimana».

Come aveva specificato una sentenza recente del Tar, entrando nel merito del ricorso presentato dalla Confcommercio e dai commercianti Nino Bettini e Gianluca Sferrella contro il Comune, il ripristino dello stato dei luoghi all’interno dell’area di risulta, lo smantellamento della rotatoria tra via Teramo e via Ferrari e la riapertura della viabilità su corso Vittorio Emanuele possono essere autorizzate solo al termine dei lavori di riqualificazione, in modo da non congestionare il traffico.

In assenza di un piano organico della mobilità, la scelta della nuova amministrazione di centrosinistra di riaprire corso Vittorio ad agosto non è casuale, ma deriva dalla volontà di «sperimentare la viabilità nelle due direzioni di marcia in un periodo di bassa intensità».

Al termine dell’incontro con le associazioni di categoria, ieri in Comune c’è stato anche un vertice con lo staff tecnico per approntare tutte le operazioni necessarie non solo per la viabilità di corso Vittorio, ma anche per tutte le strade limitrofe lato mare e monte che sono state toccate dai lavori di riqualificazione. Infatti, persistono una serie di perplessità in materia di sicurezza, che, al momento, rendono incerto l’obiettivo della giunta di garantire una mobilità «sicura, scorrevole e fluida».

«Dal confronto con le associazioni», ammette Del Vecchio, «è emersa la criticità della nuova configurazione dell'arteria per effetto di una mancata separazione fisica tra asse viario e asse pedonale, posti entrambi sullo stesso livello nella maggior parte del percorso. Abbiamo più di un dubbio sulla carenza di sicurezza sia per i pedoni e sia per il traffico veicolare».

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