Pescara, dragaggio odissea: si riparte VIDEO Il mistero della gru che rimette la sabbia nel porto

Per tamponare la situazione sono cominciate le operazioni per posizionare i così detti “materassi” di pietra per evitare che le mareggiate spingano la sabbia nel porto canale

PESCARA. Cominciate stamani, nel porto di Pescara, le operazioni di carico dei cosiddetti «materassi» di pietra dalla banchina di levante sul motopontone «Cobra», lo stesso che nei mesi scorsi si è occupato del dragaggio. Intanto, come rende noto la Direzione Marittima Abruzzo-Molise, per domani è stata fissata in città una riunione di coordinamento per «definire la possibilità di un intervento di riprofilatura dei fondali del porto», dopo che la nave cisterna «Galatea», dieci giorni fa, non è riuscita a superare l'imbocco della darsena a causa dei bassi fondali.

Il comandante in seconda della Capitaneria di Porto, Antonio Catino, ha spiegato che «le mareggiate delle ultime ore hanno accumulato ulteriori quantità di sabbia sui fondali e per questo si è deciso di utilizzare i materassi di pietra (in condizioni di assoluta sicurezza per la navigazione) per operare un contenimento dell'afflusso di sabbia trasportata da Nord con le mareggiate». Le operazioni di carico proseguiranno per l'intera giornata. Nelle prossime ore potrebbero dunque ripartire il dragaggio all'imboccatura del porto commerciale da parte degli uomini della Sidra, come da disposizione del Provveditorato alle Opere Marittime. Resta l' Ordinanza che riguarda l'ingresso in porto, con una profondità di 4,5 metri.

Lavori di nuovo in corso, dunque, ma tanti hanno notato delle strane manovre effettuate dalla draga: anziché eliminare la sabbia, sembra riposizionarla nello stesso punto. Ecco il video:

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