Il banchetto con gli scomparti per droga, calcolatrice e incasso sequestrato alla giovane donna arrestata in via Aldo Moro

Pescara, due spacciatori arrestati dalla polizia

Operazione antidroga di squadra mobile e unità cinofile. In trappola una giovane donna che in casa aveva allestito un banchetto, ai Colli il sequestro di 116 grammi di cocaina nell'abitazione di un 35enne

PESCARA. Operazione antidroga con due arresti nella giornata di ieri a Pescara, dove uomini della squadra mobile e unità cinofile sono state impegnate in un’operazione straordinaria di controllo del territorio che ha interessato in particolare le zone periferiche della città. Il primo sequestro è stato effettuato in via Aldo Moro a casa di una giovane rom pregiudicata, G.S. di 29 anni, trovata in possesso di 12,5 grammi di eroina, 15,7 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente e 70 euro in contanti. In casa era presente un uomo che aveva appena comprato una dose di eroina e che poi, sentito a verbale in Questura, ha rivelato di essere un cliente assiduo della giovane rom da circa sei mesi. La rom aveva allestito un banchetto all’interno dell’abitazione con un contenitore a scomparti che usava sia per suddividere i diversi tipi di stupefacente, sia per custodire gli incassi.

Il secondo intervento ha interessato la zona dei colli pescaresi dove, in via Di Sotto, a casa di un altro pregiudicato del posto, G.S. di 35 anni, sono stati sequestrati complessivi 116 grammi di cocaina in parte suddivisi divisi in dosi, 6,55 grammi di hashish, materiale per il confezionamento dello stupefacente, tra cui due macchinette per il confezionamento sottovuoto, e 1.070 euro in contanti. In casa del giovane è stato sequestrato anche un barattolo di latta, apparentemente contenente salsa di pomodoro, ma modificato ad arte per creare un doppiofondo in cui era nascosto un bilancino e, soprattutto, un foglio di carta su cui era riportata tutta la “contabilità” dello spaccio, con nomi e cifre che ora sono al vaglio degli investigatori. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione del sostituto procuratore Annarita Mantini, in attesa del giudizio di convalida.