Pescara, Galeone all'università: il nuovo stadio? Meglio l'Adriatico

L’ex allenatore del Pescara al convegno su Calcio e Architettura in occasione dell’open day del dipartimento e di Ingegneria

PESCARA. Il nuovo stadio? Meglio lo storico Adriatico ristrutturato a dovere: parola di Giovanni Galeone. Sembra avere pochi dubbi sull’argomento l’ex allenatore biancazzurro, che a cavallo tra gli anni 80 e 90 ha legato il proprio nome ad alcuni tra i più grandi successi del calcio pescarese. Galeone, che ha salutato la panchina con l’ultima esperienza a Udine di una dozzina d’anni fa, è intervenuto all’Open day 2019 di Architettura e Ingegneria, ospitato nel Campus universitario di viale Pindaro.

L’ex tecnico ha partecipato al convegno “Architettura e/o calcio”, moderato dal giornalista del Centro Luigi Di Marzio, e al quale erano presenti anche il sindaco Marco Alessandrini, il direttore del dipartimento Paolo Fusero, i docenti Raffaele Giannantonio, Fabio Rizzo e Massimo Di Nicolantonio, e la dottoressa Francesca Vitturini. Il tema del giorno non era certo materia padroneggiata da Galeone, che ha detto chiaramente di capire poco o nulla di architettura. Ma, essendo stato toccato il tema della costruzione di un nuovo stadio per la città di Pescara e la sua squadra, l’allenatore di due promozioni in serie A non poteva non dire la sua. Quindi, se proprio dovesse spettare a lui scegliere tra l’alternativa di un Adriatico-Cornacchia rimesso a nuovo, od optare per un impianto ex novo, Galeone voterebbe la prima opzione. In ballo ci sono innanzitutto i legami affettivi che legano l’ex tecnico oggi 78enne a questo impianto, e che del resto sono ricordi ancora vivi nella mente dei tifosi biancazzurri meno giovani. Ma, emozioni a parte, secondo Galeone, per come è fatto l’Adriatico, con i giusti accorgimenti, può ancora fare la sua parte. Galeone ha poi citato l’esempio del San Nicola di Bari: struttura avveniristica e progettata da un architetto di grido (lo disegnò Renzo Piano per i Mondiali di Italia ’90), ma che secondo l’ex allenatore fa uno strano effetto, essendo lontano dalle strutture che nella Penisola ritiene più suggestive, vale a dire il Marassi di Genova e il San Siro di Milano.

Su una cosa però Galeone, da uomo di campo, è stato chiaro: quale che sia la scelta di Pescara in fatto di strutture sportive negli anni a venire, è fondamentale che un eventuale nuovo impianto sia a misura di calciatori. Vale a dire che, al di là dell’estetica, una delle cose più importanti quando si costruiscono nuovi stadi sono spogliatoi ampi e altri servizi adeguati per gli atleti.

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