Pescara, il direttore del Todis insegue il rapinatore e lo picchia

Cerca di bloccare il balordo, ma lui fugge con 1500 euro e minaccia una ragazza per farlo salire in auto

PESCARA. Non è riuscito a recuperare il bottino, ma ha cercato in tutti i modi di fermare il rapinatore. Lo ha inseguito in strada e lo ha colpito più volte. Poi, però, il balordo è fuggito con i soldi, sbarazzandosi del direttore del supermercato, e si è infilato nell'auto di una ragazza che è stata costretta ad accompagnarlo.

È la primissima ricostruzione della rapina avvenuta ieri sera al supermercato Todis di via Gobetti, fruttata 1500 euro e messa a segno da un giovane, presumibilmente italiano, alto e magro, con il volto coperto. Questi i fatti, così come sono stati riferiti da protagonisti e testimoni alla polizia, incaricata di svolgere le indagini. Il rapinatore entra nel punto vendita all'incirca alle 19.30. Cerca di nascondere i lineamenti con una sciarpa, impugna un coltello e si fa consegnare il bottino dalla cassiera. Poi fa per allontanarsi dal punto vendita ma non esce solo, dal supermercato. Lo insegue il direttore che riesce ad acciuffarlo e lo colpisce più volte. Il rapinatore, che intende allontanarsi in bici, è costretto a lasciare il mezzo, dopo l'aggressione. Ma non rinuncia alla fuga. Anzi, fa di tutto per divincolarsi dalla presa e per fuggire e riesce a liberarsi dal responsabile del supermercato che lo ha affrontato senza pensarci su due volte e senza temere le conseguenze.

Con determinazione il giovane si sgancia dal direttore e prosegue la fuga a piedi, lasciando la bicicletta. Percorre solo un tratto di strada, fino al parco Villa de Riseis, dove sale su un'auto ferma e costringe la conducente ad obbedire ai suoi ordini. È ancora armato di coltello e la ragazza non può fare altro che eseguire gli ordini. L'auto si sposta fino all'altezza di via Dante dove il giovane scende, lasciando la malcapitata da sola. E lui sparisce nel nulla. Nel frattempo, è partita la segnalazione dell'avvenuta rapina per cui squadra volante e squadra mobile attivano ricerche e accertamenti per rintracciare il rapinatore e braccarlo o, quanto meno, raccogliere elementi utili alla sua identificazione. Ma di lui si sono già perse le tracce.

Un punto di partenza importante, nelle indagini, potrebbero essere le immagini riprese dalle telecamere del supermercato e di altre attività che si trovano nella zona del Todis: potrebbero aver ripreso il giovane e potrebbero aiutare a risalire a lui, se si tratta di un volto noto alle forze dell’ordine.

Il colpo di ieri è avvenuto a una settimana dall'ultimo tentativo di rapina in città, sventato dal proprietario della gioielleria che due giovani intendevano svaligiare. Si sono presentati da "Adele Rolando", di fronte alla cattedrale di San Cetteo, fingendo di voler comprare il regalo di Natale per la fidanzata di uno dei due, sorella dell'altro. Mentre la titolare del negozio realizzava la confezione è stata bloccata e portata sul retro da un rapinatore mentre l'altro si è occupato del marito, colpendolo in testa con una pistola scacciacani, ma il gioielliere ha reagito e picchiato il giovane. È riuscito a premere il pulsante dell'allarme anti-rapina, collegato alla questura, e i due sono fuggiti lasciando pistola, berretto, parrucca e un trolley.

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