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Pescara, il tunnel per i senegalesi tra i rifiuti dei disperati

Ecco com’è ridotto il sottopasso della stazione che dovrebbe ospitare le bancarelle. D’Alfonso, Alessandrini e il prefetto ottengono il via libera da Ferrovie

PESCARA. Materassi, cuscini e coperte stesi tra i rifiuti e gli escrementi, resti di fuochi accesi, bottiglie spaccate, un tappeto di centinaia di preservativi, una puzza indescrivibile. Non è un posto lontano chilometri dal centro di Pescara, ma il terzo sottopasso della stazione lungo via Ferrari che dovrebbe ospitare il mercatino degli ambulanti senegalesi: c’è già un accordo tra Comune e Rfi (rete ferroviaria italiana) e oggi se ne riparlerà in una riunione ufficiale. Da mercoledì scorso, giorno dello sgombero delle oltre 160 bancarelle sull’area di risulta, i senegalesi aspettano un posto alternativo. Nel frattempo, il Comune ha aperto all’Urp uno sportello dedicato agli ambulanti che vogliono mettersi in regola con le licenze per vendere i propri prodotti nei mercati rionali accanto agli altri commercianti: sono disponibili 50 posti in via Pepe, 40 sulla Strada parco, 30 ai Colli, 30 a San Donato e 10 a San Giuseppe. Un’ipotesi, quella di spostarsi nei mercati, che resta contestata: non soddisfa i senegalesi ma mette d’accordo gli ambulanti pescaresi.

Lavori per 70 mila euro? Per ora, si sa solo che aggiustare il sottopasso, un ex parcheggio, e trasformarlo in un mercatino costerà almeno 70 mila euro anche se, sull’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Pd Marco Alessandrini, si parla di una spesa di «complessivi 98 mila euro finanziati dalla Regione». Secondo il Comune, concedere ai senegalesi il terzo sottopasso garantirebbe un risultato doppio: assicurare un luogo riparato al mercatino e cancellare il degrado della zona. Ma sull’ipotesi sottopasso è già scontro: il centrodestra ha bocciato l’iniziativa e anche le associazioni dei commercianti sono contrarie e premono per il trasferimento dei senegalesi nei mercati.

Rifugio di disperati. Quel che è certo, adesso, è che il sottopasso è un luogo di degrado al centro di Pescara: per evitare che l’ex parcheggio diventasse un accampamento di disperati, l’entrata era stata murata ma adesso quel muro è stato demolito per ripulire la zona e l’ingresso è sbarrato da due transenne. Davvero troppo facile spostarle ed entrare: è così che il sottopasso è scivolato ancora una volta nell’abbandono.

Letti nel degrado. Il gabbiotto del custode dell’ex parcheggio è diventato una stanzetta con un piumone azzurro e la scrivania è usata come ripiano per scatole di crackers, biscotti e bottigliette d’acqua. Attaccata a un chiodo c’è anche la chiave di una macchina, forse una Punto. La porta del gabbiotto è chiusa a chiave: si entra dalla finestra salendo su una fila di blocchi di cemento. In questo spazietto, si sente ancora l’odore del fumo di sigaretta: chi ci dorme è andato via da poco e tornerà presto.

Mostro in centro. Un mostro che accoglie i disperati: ecco un altro giaciglio di fortuna in mezzo all’immondizia: accanto al materasso ci sono un paio di scarpe Nike, una bottiglia di prosecco e, in un sacchetto di plastica, piccoli oggetti di vita quotidiana. Il pavimento è ricoperto da una distesa di bicchieri di plastica. E poi preservativi in ogni angolo: questa è una zona battuta anche dalle prostitute che di notte lavorano nell’area della stazione centrale.

Riunione in Comune. Intanto, i senegalesi aspettano ancora: il mercatino dell’area di risulta, considerato illegale, è stato tollerato per decenni e, ora, chissà quanto ci vorrà per arrivare a una soluzione. Secondo il Comune, invece, si farà presto: ieri il vice sindaco Pd Enzo Del Vecchio e il consigliere Ivano Martelli hanno incontrato una delegazione con Alionne Mibaye “Luna”, Khady Fall, Ndiaw Fall, Boubacar Diallo, Magatte Fall, Marieme Nael, Sall Cheikh Mibacke, Monstapha Gueye, Karim Fall, Mourtalla Sall, Patrick Guobadia della Cgil e Simonetta Signorile. «Abbiamo ribadito loro la vicinanza e l’impegno dell’amministrazione», dice Del Vecchio.

Via libera da Ferrovie. Oggi, il presidente Pd della Regione Luciano D’Alfonso, il sindaco e il prefetto Francesco Provolo hanno incontrato Stefano Morellina, direttore compartimentale Rfi: «Una riunione», aveva annunciato Del Vecchio, «per avere assicurazioni sul buon esito della collaborazione con il Comune circa l’utilizzo delle aree di Rfi. Una circostanza che ci rende fiduciosi, perché già manifestata venerdì scorso al prefetto sia dal sindaco che da me insieme al direttore amministrativo del Comune Guido Dezio. L’auspicio è avere con celerità l’autorizzazione da parte di Rfi per consentire l’avvio delle opere. Speriamo di passare dalle parole ai fatti nei prossimi giorni. Torneremo a vedere la comunità giovedì prossimo». Alla fine della riunione, è arrivato il via libera al trasferimento del mercatino nel tunnel della disperazione da parte di Ferrovie.

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