Pescara, in manette 3 finti poliziotti per ricatti a clienti delle prostitute

Filmavano i clienti in compagnia delle squillo, poi li ricattavano e estorcevano denaro. In manette Rosaria Parigino, 39 anni, Sukhbir Singh, indiano privo del permesso di soggiorno, e Antonio Nesta, 26 anni

PESCARA. Fingendo di essere poliziotti, ricattavano ed estorcevano denaro ai clienti delle prostitute, che erano stati filmati in compagnia delle squillo. Per questo tre persone sono state arrestate dal personale della squadra mobile di Pescara che ha anche sequestrato i video a luci rosse degli incontri. Tra le vittime anche un avvocato e un imprenditore. Gli arrestati sono Rosaria Parigino, 39 anni, residente a Pescara, e Sukhbir Singh, indiano, domiciliato a Pescara, privo del permesso di soggiorno, entrambi finiti in carcere, e Antonio Nesta, 26 anni, residente a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), agli arresti domiciliari. A disporre gli arresti è stato il gip Luca De Ninis su richiesta del pm Gennaro Varone.

Le indagini, spiegano dalla squadra mobile (diretta da Pierfrancesco Muriana) hanno preso spunto a fine novembre dal racconto di una vittima, cioè da un avvocato pescarese, che sarebbe stato minacciato da Parigino e Singh. I due avevano intenzione di accusarlo, falsamente, di una violenza sessuale per estorcergli denaro e gli avrebbero anche infilato nella buca delle lettere un biglietto minatorio. Si è scoperto così, grazie alle intercettazioni avviate dopo quella denuncia, che la donna si prostituisce abitualmente in casa e che si sarebbero verificati altri casi.

A novembre un uomo sarebbe stato costretto a pagare 70 euro a Singh dopo essere stato sorpreso in compagnia di Parigino in atteggiamenti intimi. Fingendosi poliziotto Singh avrebbe minacciato il malcapitato di multarlo. Nel mirino dei due e di Nesta sarebbero finite anche tre giovani prostitute dominicane e un loro cliente. Nesta e Singh, presentandosi come poliziotti, sarebbero entrati in casa delle ragazze a Francavilla al Mare, mentre Parigino li attendeva all'esterno e parlava con loro al telefono dicendo di essere essere l'operatore della centrale operativa della questura.

In questo caso le vittime non hanno ceduto al ricatto e hanno denunciato tutto. Un imprenditore, invece, ha accettato di pagare duemila euro. Anche in questo caso Singh si sarebbe presentato come poliziotto a casa di Parigino dove la vittima avrebbe avuto poco prima un rapporto sessuale con una cubana. Gli estorsori avrebbero fatto credere all'imprenditore che la prostituta fosse minorenne e sarebbero riusciti ad avere il denaro.

I video sequestrati dalla mobile mostrano gli incontri tra prostitute e clienti, e uno di questi riguarda proprio l'imprenditore. Sugli altri filmati sono in corso accertamenti, non essendo state presentate denunce. Maggiori dettagli alle 11 in conferenza stampa, in questura.
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