Pescara, in via Rigopiano i disperati dormono davanti ai portoni

I cittadini chiedono l’abbattimento di una casa abbandonata occupata da tossici e senza tetto, denunciati atti vandalici contro le auto

PESCARA. L’immagine del manifesto mostra un palazzo moderno e arioso, che sarà realizzato su tre piani. Ma per il momento in quell’area, tra via Rigopiano e via Grotta del Cavallone, ci sono ancora due casette vecchie e abbandonate a se stesse, una delle quali è costantemente rifugio di disperati, tra tossici, spacciatori, senzatetto e prostitute. Potrebbero essere stati alcuni di loro, l’altra notte, a infrangere i finestrini di un bel po’ di macchine parcheggiate lungo la strada, lasciando a terra un tappeto di vetri. E quest’atto vandalico è stato come la goccia che fa traboccare il vaso perché i cittadini della zona hanno deciso di denunciare lo scempio a cui assistono quotidianamente e che non sanno come fronteggiare, perché si sentono soli, non avendo avuto risposte soddisfacenti da nessuno.

Pescara, tossici e senzatetto nella casa abbandonata
In via Rigopiano di Pescara c'è una casetta abbandonata che di notte si trasforma in un rifugio per tossicodipendenti e senza tetto. I residenti hanno chiesto al Comune di abbatterla, ma intanto il Comune ha provveduto a sbarrare gli ingressi.

La casa degli orrori è una struttura bassa, ad un solo piano, ancora arredata all’interno ma insudiciata, con alcune porte e finestre murate o bloccate con assi di legno. Questi tentativi di bloccare le incursioni dall’esterno si sono rivelati assolutamente inutili, come dimostra una finestra divelta situata sulla parte anteriore che consente a chiunque di entrare e uscire dall’edificio dove «accade di tutto, sia di giorno che di notte», segnalano i cittadini che assistono al via vai di «spacciatori, accattoni, e ora anche le prostitute che prima lavoravano in via De Gasperi. Si muovono con le torce, rovistano nei cassonetti dei rifiuti (in pessime condizioni), discutono tra loro, infastidiscono i pedoni e quest’estate hanno perfino allestito delle tende nella zona esterna. Fanno i loro bisogni in strada, dove bivaccano, e ora hanno anche spaccato i vetri di 16 auto, in una sola notte». Chi vive in questo punto di via Rigopiano ha paura, perché «la zona non è più sicura, oltre ad essere degradata, tra sporcizia, spacciatori, e persone che dormono davanti al portone, e c’è il timore ad entrare uscire di casa, quando si fa buio».

I residenti hanno tentato di risolvere la questione «scrivendo e telefonando direttamente l’impresa di costruzioni Sciarra, che dovrebbe buttare giù l’esistente per costruire una nuova palazzina». I solleciti sono stati «praticamente ininterrotti dal mese di agosto del 2015» ma le risposte non sono state soddisfacenti, dicono i cittadini. «L’impresa è intervenuta solo bloccando gli accessi con delle tavole di legno, ma è stato inutile perché una finestra è stata portata via e poi sul retro c’è una veranda con il tetto sfondato attraverso la quale si può entrare». Per i cittadini è arrivato il momento di una soluzione definitiva che potrebbe essere «la muratura di tutti gli accessi, se non la demolizione degli stabili». Ma nel frattempo i cittadini hanno deciso di attivarsi per alzare il livello della protesta e hanno chiesto aiuto al comitato di residenti che si è costituito nella vicina via De Gasperi per allontanare le prostitute. È nata un’alleanza e ora partirà una raccolta di firme.

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