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Pescara, in via Rigopiano il taglio dei pini divide residenti e ambientalisti

I lavori della ditta incaricata dal Comune per abbattere i pini a rischio tra le case popolari sono stati bloccati dalla protesta delle associazioni, ma gli abitanti vogliono l'abbattimento: "Qui ci viviamo noi"

PESCARA. La protesta degli ambientalisti blocca il taglio degli alberi in via Rigopiano, ma i residenti scendono in strada per mandare via i rappresentanti delle associazioni e chiedere ai vigili urbani di togliere al più presto almeno due pini che rappresentano un pericolo per tutti. Parte oggi il programma di abbattimento dei 121 alberi della città classificati dall’agronomo del Comune nella categoria di rischio estremo. L’amministrazione comunale ha cercato di tenere segreto fino all’ultimo il luogo scelto per i lavori, ma ieri qualche voce è trapelata lo stesso. Si partirà da via Rigopiano, all’altezza del palazzetto dello sport, dove ci sono cinque piante da tagliare e quattro da mettere in sicurezza.

Pescara, taglio alberi: residenti contro ambientalisti
Pescara, in via Rigopiano continua l'opera di abbattimento delle piante pericolose da parte del Comune. Inizialmente gli operai hanno dovuto interrompere il taglio per la protesta delle associazioni ambientaliste. Le operazioni sono riprese a ora di pranzo, e quando gli ambientalisti sono tornati per protestare contro "lo scempio", hanno trovato vigili urbani e residenti a contrastarli. (video di Giampiero Lattanzio)

Gli ambientalisti, per non farsi trovare impreparati, hanno organizzato dei picchetti in tutte le dieci strade interessate dagli abbattimenti. Le associazioni minacciano proteste eclatanti per cercare di fermare il taglio degli alberi che, a loro dire, potrebbero essere salvati. Si preannuncia, quindi, uno scenario simile a quello che si registrò nell’aprile scorso in viale Regina Margherita, quando gli ambientalisti riuscirono a fermare le motoseghe della ditta incaricata dal Comune all’opera per tagliare 16 pini pericolosi.

Il clima, del resto, è incandescente. Lo si è già percepito venerdì scorso, quando le associazioni Forum dei movimenti dell’acqua, Wwf, Italia nostra, Conalpa, Pro natura, Fai, Miladonnambiente, hanno abbandonato l’incontro organizzato dal sindaco Marco Alessandrini e dall’assessore al verde Laura Di Pietro per cercare di convincere gli ambientalisti della necessità di abbattere i 121 alberi indicati come estremamente pericolosi nella relazione consegnata dall’agronomo Carlo Massimo Rabottini incaricato dal Comune di effettuare uno studio sullo stato di salute delle piante di Pescara. E sabato scorso, ambientalisti e cittadini si sono radunati per avviare una petizione contro i tagli.

Durissimo il giudizio espresso dalle associazioni nei confronti dell’amministrazione comunale che, a loro dire, avrebbe convocato la riunione sugli alberi a cose fatte. Per questo motivo, è stato costituito anche un nuovo movimento, chiamato «Salviamo i pini di Pescara». «Il piano del Comune», hanno detto le associazioni, «prevede tagli dissennati un po’ in tutta la città. Da un sopralluogo, gli esperti delle associazioni hanno visionato gli esemplari condannati sommariamente a morte, senza alcuna concertazione come invece promesso più volte dall’assessore Di Pietro». «Invece le associazioni», hanno proseguito, «sono state convocate inutilmente ieri mattina per ricevere solo la comunicazione dell’inizio dei lavori di abbattimento previsto per lunedì (oggi, ndr)».

Ma le critiche non finiscono qui. «L’amministrazione di Pescara», hanno fatto presente gli ambientalisti, «disconosce persino un recente convegno di livello nazionale, organizzato all’Aurum, cui hanno contribuito tutte le associazioni, in cui è stato riconosciuto il pino d’Aleppo come pino identitario di grande valore storico e paesaggistico. E molte delle piante che verranno abbattute sono proprio pini d’Aleppo». Lo studio, effettuato da Rabottini, però dice il contrario. I 121 alberi sono stati segnalati come pericolosi e, secondo la relazione, potrebbero crollare da un momento all’altro. Come è avvenuto due mesi fa, quando è caduto all’improvviso un grosso pioppo nell’area vede dell’ex Monopolio di Stato in via Rigopiano. E anche i cittadini di via Rigopiano vogliono vivere tranquilli: "Subito via gli alberi pericolosi".

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