Pescara, ipotesi ex parcheggio per il mercatino dei senagalesi

Alessandrini pronto a trasferire le bancarelle dalle aree di risulta al vecchio sottopasso della stazione. Soddisfatti i residenti di via De Gasperi

PESCARA. A tre giorni dal consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria per decidere il futuro dei senegalesi, Alessandrini ha annunciato una nuova soluzione per il mercatino etnico. Le bancarelle degli ambulanti extracomunitari, anziché in via De Gasperi come previsto inizialmente, dovrebbero finire nell’ex parcheggio coperto della stazione centrale in abbandono da anni. Si tratta di un’area di 1.800 metri quadrati dove troverebbero posto un centinaio di commercianti, contro i 300 che occupano ora abusivamente l’area a fianco della stazione centrale. Sarà questa la soluzione definitiva per il mercato che doveva essere sgomberato tre mesi e mezzo fa, in base all’ordinanza firmata dal sindaco il primo agosto? La proposta, tuttavia, ha già suscitato il plauso dei residenti di via De Gasperi, che hanno raccolto ben 800 firme contro il precedente progetto dell’amministrazione comunale di realizzare il mercatino etnico in un’area dismessa di fronte alla curia vescovile, sempre in via De Gasperi. Perplessi invece i senegalesi, preoccupati soprattutto di finire segregati in un’area isolata poco visibile ai cittadini. Il presidente della comunità Luna Mbaye non ha ancora visto l’ex parcheggio e si riserva di dare un giudizio solo oggi, quando effettuerà un sopralluogo.

L’area già ripulita. Ma l’amministrazione comunale è convinta che questa possa essere finalmente la soluzione giusta. Al punto che ha già fatto ripulire l’area abbandonata, in passato ricovero di senzatetto e sbandati. Sarebbe stato l’assessore alle finanze Adelchi Sulpizio a suggerire al sindaco questa alternativa a via De Gasperi. E la proposta è apparsa subito valida. L’ex sottopasso, in passato gestito come parcheggio da una cooperativa, è lungo 90 metri e largo 20 ed è in grado di poter ospitare un centinaio di bancarelle. Ovviamente, si dovranno fare dei lavori di ristrutturazione, ossia la tinteggiatura, il potenziamento dell’illuminazione, la realizzazione di due cancelli all’entrata e all’uscita e dei servizi igienici. Inoltre, si è pensato anche di installare un impianto di videosorveglianza per garantire la sicurezza. La spesa a carico del Comune, secondo alcune stime dei tecnici, dovrebbe essere inferiore ai 100mila euro, previsti invece per la sistemazione dell’area di via De Gasperi.

L’incontro con il portavoce. Venerdì scorso, il presidente della comunità dei senegalesi Luna Mbaye si è recato in Comune e il sindaco lo ha invitato nel suo ufficio per presentare questa proposta.

«A una prima analisi», ha rivelato Alessandrini, «il portavoce dell’associazione si è detto favorevole a tale ipotesi». Ma un giudizio definitivo Luna Mbaye, come ha confermato ieri al Centro, non lo ha ancora espresso riservandosi di parlare pubblicamente dopo il sopralluogo di questa mattina. «È nostra intenzione», ha precisato il sindaco, «risolvere un problema che da vent’anni rappresenta una criticità per Pescara. Verificata la disponibilità dell’area in capo all’ente, nei giorni scorsi abbiamo compiuto diversi sopralluoghi anche con le forze dell’ordine. Abbiamo interloquito con Asl e vigili del fuoco per i profili della sicurezza e della solubrità. L’area risponde a una serie di requisiti positivi, a partire proprio dalla sicurezza e dalle caratteristiche dello spazio, migliorativi rispetto all’ipotesi dell’area di via De Gasperi».

I residenti soddisfatti. La notizia dell’individuazione di una nuova area ha fatto registrare un sospiro di sollievo da parte dei residenti di via De Gasperi, già pronti a mobilitarsi per bloccare il trasloco del mercatino nell’area abbandonata di fronte alla Curia. Ieri, in serata, è arrivata però una precisazione. «Prendiamo atto del fatto che l’amministrazione comunale abbia ripensato la sistemazione del mercatino», hanno scritto in una nota alcuni esponenti i del comitato, «ma come cittadini abbiamo l’obbligo di non sottovalutare questa situazione e, soprattutto, fare in modo che non vengano spesi soldi pubblici per trovare una sistemazione a un mercatino di per sé illegale».

Giovedì c’è il consiglio. La seduta straordinaria sul mercato etnico, richiesta dal centrodestra, si terrà lo stesso giovedì, alle 16. Ma forse, alla luce della nuova soluzione proposta, le previsioni di un consiglio infuocato potrebbero non essere rispettate.

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