Pescara, l’ascensore è rotto: invalida in strada fino a mezzanotte

Inciviltà a Zanni, la donna 52 anni resta fuori casa per tre ore finché non è soccorsa dai vigili del fuoco

PESCARA. L'ascensore si blocca nella palazzina dove abita e lei, Lidia Germani, una disabile di 52 anni residente nel quartiere Zanni, rimane quasi tre ore fuori casa, al freddo, dalle 21 fino a quasi mezzanotte, prima dell'arrivo dei soccorsi. La salvano dal gelo della notte i vigili del fuoco, che accorrono in pochi minuti dopo la chiamata del marito Piero. La prendono di peso, seduta sulla carrozzella e uno scalino dopo l'altro, per un totale di 92, la accompagnano fino alla porta di casa al quinto piano del civico 56, stabile 203, di via Tripoti.

Il calvario della donna, comincia alle 18 di martedì scorso, quando la figlia la chiama al telefono mentre la donna sta facendo le terapie riabilitative all'istituto Paolo VI di Porta Nuova. «Mamma l'ascensore è rotto, chiama l'assistenza». Lidia Germani compone il numero verde dell’azienda che si occupa della gestione degli ascensori anche delle case popolari di Zanni, non una ma 7 volte (dalle 18.37 di martedì alle 11 del giorno dopo) prima dell'arrivo, ieri alle 15, dei tecnici chiamati a riparare il guasto circa 24 ore prima. In questo lasso di tempo, la signora, che ha molti interessi (dall'hockey su ghiaccio per diversamente abili con l'associazione Sconvolts alle raccolte di beneficenza), rimane «prigioniera in casa e questo non è giusto», dice, «perché abbiamo già tanti problemi con cui fare i conti ogni giorni».

Come, ad esempio, le difficoltà per entrare e uscire da casa. «Non ho l'ascensore sullo stesso piano, quindi ogni volta che esco dall'uscio devo scendere dalla carrozzella e a fatica montare sul seggiolino del servoscala fino al quarto piano. Di nuovo scendo dal seggiolino e mi risiedo su un'altra carrozzina parcheggiata nei pressi dell'ascensore. Quindi, una volta entrata con difficoltà nell'ascensore troppo stretto per la carrozzina, raggiungo il pianterreno. Al ritorno, percorso all'inverso con le stesse modalità. A volte capita pure che nel trasbordo dalla carrozzina al servoscala, cado e mi faccio male perché non mi reggono le gambe». L'ascensore guasto nella palazzina ha causato problemi anche a un'altra inquilina del terzo piano, Maria Giacomarra, 72 anni, che non ha potuto ricevere la bombola di ossigeno necessaria a curare la sua patologia.