Pescara, ladre bambine in azione nei negozi del centro 

Si muovono in compagnia di due quarantenni. In corso Vittorio Emanuele hanno rubato contanti, carta di credito e anelli 

PESCARA. Vestite per bene e cortesi, accompagnate da due bambine. Si sono presentate così, come normalissime clienti, le ladre che venerdì pomeriggio hanno messo a segno un furto in un negozio di abbigliamento del centro, Le Magie, in corso Vittorio Emanuele. E avrebbero usato proprio una delle due bambine per rubare un portafogli con soldi e carta di credito e una pochette con due anelli preziosi. Sonia Bernardo, la commerciante, se n’è accorta solo in un secondo momento, quando il gruppetto era già lontano, e si è rivolta alle forze dell’ordine.
Un colpo già collaudato, studiato nei minimi particolari dalle due donne, poco più che quarantenni, che hanno fatto di tutto per distrarre la commerciante. Sono entrate con le bambine, una più piccola e l’altra più grande, che avevano all’incirca 10-13 anni. Hanno chiesto di vedere dei capi di abbigliamento e poi si sono sparpagliate nel negozio, toccando diversi articoli in esposizione, per creare confusione. La negoziante si è soffermata con una delle due donne, ha risposto alle sue domande. È stato in quel lasso di tempo, probabilmente, che l’altra ladra si è data da fare con la bambina per effettuare il furto nella parte posteriore del locale. Si è piazzata davanti ad un camerino, vicino al punto di ingresso del magazzino. E ha detto che la ragazzina aveva appena provato una maglia ma era eccessivamente grande. Inutile il tentativo della commerciante di far provare una taglia adatta alla bimba.
Da quel momento in poi il gruppetto ha fatto di tutto per ridurre i tempi di permanenza nell’attività. La ragazzina, riconsegnando la maglia (taglia XL) alla Bernardo ha detto non voler provare altro, di non essere più interessata. Ha aggiunto di sentirsi poco bene, di avere mal di pancia. E con questa scusa le quattro si sono allontanate senza fare compere. Un’ora dopo Bernardo ha scoperto che dalla sua borsa, custodita nel retrobottega, mancavano il portafogli con diverse centinaia di euro, la carta di credito e una pochette con i trucchi e due anelli con brillanti. Ha bloccato la carta, per evitare che venisse utilizzata, ma era stata già usata per fare shopping nel centro commerciale “Il Delfino” dove sarebbero stati spesi anche i contanti rubati a “Le Magie”, come ha appurato la vittima. Ha scoperto di non essere stata l’unica, in centro, a ricevere la visita delle quattro per cui invita i commercianti a «stare attenti al gruppetto». Con il pretesto del mal di pancia «potrebbero chiedere di usare il bagno ed è già avvenuto in un altro negozio di abbigliamento», mette in guardia Bernardo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA