Pescara, mancato dragaggio I marittimi: sequestrati in porto

Stabilito un presidio fisso su banchina nord. La minaccia di armatori e pescatori: pronti a bloccare la città

PESCARA- «La marineria pescarese è sequestrata nel proprio porto». Si legge su uno degli striscioni che i marittimi hanno esposto dinanzi un gazebo allestito come presidio fisso, questo pomeriggio, presso la banchina Nord, per protestare contro il mancato dragaggio del fiume Pescara e la situazione di disagio economico che armatori e pescatori stanno vivendo ormai da quasi due anni.

«Abbiamo creato questo presidio - ha detto il rappresentante della marineria pescarese, Mimmo Grosso - perchè siamo ormai esasperati e soprattutto amareggiati visto che oggi è saltato per l’ennesima volta un incontro previsto con la Regione e il presidente Gianni Chiodi. Ci sentiamo abbandonati da tutti e in particolare dalla politica, ma - ha spiegato ancora Grosso - siamo più che mai determinati ad andare avanti con la nostra protesta per chiedere che ci vengano riconosciuti dei ristori e degli aiuti economici per i mesi di dicembre e di gennaio e fino a quando non inizieranno i lavori per il dragaggio».

«Se non avremo risposte - ha concluso - metteremo in atto proteste eclatanti arrivando fino, se sarà necessario, a bloccare la città». A portare solidarietà ai membri della marineria, è arrivato anche il presidente della Provincia, e commissario dimissionario del porto, Guerino Testa.

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