Pescara, Masci apre lo scontro sulla giunta

Nel mirino alcuni assessori Pdl: Pescara futura vuole il rimpasto o diserterà di nuovo il consiglio

PESCARA. I consiglieri di Pescara futura sono pronti a disertare di nuovo il consiglio comunale, convocato per domani. E' l'ennesimo avvertimento che la lista civica di Carlo Masci si prepara a inviare ad Albore Mascia per convincerlo a cambiare ancora una volta la sua giunta. L'ultimo rimpasto si è concluso appena tre settimane fa con un rimescolamento delle deleghe e la nomina dell'assessore Udc Giovanna Porcaro.

L'obiettivo è fare uscire gli assessori del Pdl che ai recenti congressi del Popolo della libertà hanno appoggiato i candidati contrari all'inserimento di esponenti di Pescara futura nei coordinamenti del partito.

Ma non sarebbe solo la lista civica che preme per questa sorta di epurazione. Esponenti del Pdl sarebbero pronti ad appoggiare Masci in questa sua battaglia contro il sindaco.

Alcune fonti bene informate sostengono che domani la coordinatrice cittadina del Popolo della libertà Federica Chiavaroli, in compagnia del suo vice Giacomo Marinucci, si recherà da Mascia per consegnargli una lettera, all'interno della quale ci sarà la richiesta del rimpasto in giunta. Per ora non ci sono conferme, ma il clima appare lo stesso infuocato. Non si sa cosa potrebbe accadere, se il sindaco non dovesse accogliere la richiesta di Pescara futura. «Abbiamo vinto i congressi e ci troviamo in minoranza in giunta e ciò non è accettabile», sostengono fonti della lista civica, «se il sindaco non tocca la giunta, i consiglieri di Pescara futura si sentiranno liberi di non andare in consiglio».

Un primo segnale in questo senso è arrivato venerdì scorso. Gli esponenti della lista civica si sono assentati in blocco, durante la seduta straordinaria dedicata ai problemi dei tagli ai collegamenti ferroviari. Gli assessori nel mirino sono quelli che si sono schierati contro Masci ai recenti congressi del Pdl: Marcello Antonelli, Eugenio Seccia, Massimo Filippello, Roberto Renzetti, candidati con la lista di Nazario Pagano uscita sconfitta e Nicola Ricotta, che ha assicurato il suo appoggio esterno.

La minaccia di Pescara futura rischia di aprire una nuova crisi nell'amministrazione comunale. Proprio adesso che stanno per arrivare all'esame del consiglio comunale delibere importanti, come il Piano triennale delle opere pubbliche, il regolamento che introduce l'Imu, la nuova tassa sulla casa e il bilancio di previsione.

L'opposizione ha già preannunciato un duro scontro a colpi di centinaia di emendamenti. Se la lista civica di Carlo Masci non dovesse garantire l'appoggio, la maggioranza potrebbe non farcela ad approvare il documento contabile da 114 milioni di euro. E c'è già chi, tra i consiglieri più pessimisti, ipotizza il ricorso alle elezioni anticipate.

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