Viale Pindaro, la zona universitaria di Pescara

Pescara, mobilità sostenibile: 30 all’ora a Porta Nuova 

Ok alla delibera della giunta comunale che ridisegna il traffico in viale Pindaro con nuove piste ciclabili 

PESCARA . Anche Porta Nuova avrà la sua “Zona 30”. Lo ha deciso la giunta comunale, che lo scorso 29 settembre ha adottato la delibera con la quale istituisce la zona a velocità limitata in corrispondenza del polo universitario, nel tratto tra Via Pollione e la rotonda che incrocia Viale Pindaro e Viale Marconi.
La decisione si inserisce in un progetto più ampio per la messa in sicurezza di un’arteria cittadina molto trafficata, e nella quale si registra anche presenza piuttosto intensa di pedoni e ciclisti. L’idea, dunque, è quella di assicurare maggiore sicurezza alla cosiddetta “utenza debole”, limitando la velocità delle macchine a a 30 chilometri orari, anche attraverso il posizionamento di rallentatori. Nelle intenzioni del Comune dovrebbe trattarsi della prima fase verso la “rigenerazione” di viale Pindaro come luogo di snodo essenziale della fruizione del “City Campus” contemplato nel Masterplan del Polo della Cultura e della Conoscenza, che costituisce un obiettivo strategico dell’amministrazione.
Di pari passo, il Comune prevede la realizzazione sul lato mare della strada (nel senso di marcia sud-nord), e su parte del marciapiedi del lato monti (direzione nord.sud), di due piste ciclabili. E sempre per migliorare la mobilità eco-sostenibile, è stata adottata un’altra delibera con la quale che dà il via libera al progetto di riqualificazione del tratto di pista ciclabile che si estende sul lungofiume, dal Ponte della Libertà, fino all’area di parcheggio esterna del complesso industriale Fater, sulla sponda sud del Pescara .
«Lavoriamo per una città che sia sostenibile, sicura e fruibile da tutti», ha detto l’assessore al governo del territorio e politiche urbane Stefano Civitarese Matteucci. «Gli atti di recente votati in Giunta vanno in questa direzione, per diverse ragioni. Con l’approvazione del progetto di riqualificazione della pista ciclabile che corre sulla sponda sud del lungofiume teniamo fede all’impegno di destinare gli introiti ricavati dalla sosta estiva perché quel tratto di ciclabile venga al più presto messo in sicurezza e recuperato». Il segmento, non lunghissimo in realtà, andrà a ricollegarsi al percorso che unirà Pescara a San Giovanni Teatino, in via di definizione. «A tale fine», aggiunge l’assessore, «sono destinati i 50.000 euro ricavati dalla sosta a pagamento estiva, che saranno utilizzati per diversi interventi come la manutenzione della pavimentazione, che sarà livellata e riparata dalle buche, verranno sostituiti i cordoli di cemento, rifatto il manto stradale dove necessario. Si procederà anche alla sostituzione dei tratti di steccato di legno più danneggiati e dei chiusini rovinati e mancanti, oltre al rifacimento della segnaletica orizzontale». Quello del ricongiungimento e l’integrazione dei percorsi ciclabili della città è un «obiettivo strategico», sottolinea ancora Civitarese, che prevede la realizzazione di quattro “anelli” di colori differenti intorno ai quattro quadranti che caratterizzano la città di Pescara. Fra questi, appunto, c’è anche l’area sud-est che circonda letteralmente il polo universitario. «Il progetto», conclude l’assessore, «è già in fase d’opera, ma nella zona universitaria sono state riscontrate diverse sono criticità, perché lo spazio predisposto al passaggio della pista ciclabile confligge con l’attuale struttura della strada, che alle utenze deboli non riserva la dovuta circolazione in sicurezza».
Gli uffici comunali sono già al lavoro per le ordinanze che disciplineranno la mobilità della zona per tutto il tempo necessario alla conclusione dei lavori.
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