l'emergenza

Pescara, movida violenta in città: ancora pestaggi sulla riviera nord

Nel fine settimana tre giovani picchiati vicino alla pineta per futili motivi. Un uomo lasciato a terra alla rotonda Paolucci. Denunciato il responsabile dell'aggressione avvenuta giorni fa davanti allo stabilimento Hawaii

PESCARA. Due aggressioni sulla riviera in un solo fine settimana. Due episodi maturati nell'ambito della movida, con quattro persone pestate a pochi metri dalla spiaggia, nel pieno delle notti estive del divertimento, che si concentra sul lungomare. E così riemerge il problema della movida violenta.

Il primo fatto risale alla notte tra venerdì e sabato, verso le 3.30: due ragazze e un ragazzo di 27 anni si sono fermati all'altezza della pineta, sulla riviera nord. Una delle due giovani aveva un bisogno urgente di fare la pipì e si è appartata ma è stata notata da altri tre giovani di passaggio, di cui due uomini e una donna, e quest'ultima ha ironizzato sulla ragazza che urinava, chiamandola «cagna». Il ragazzo del primo gruppo ha cercato di reagire verbalmente e, per tutta risposta, è stato pestato, tanto che ora è ricoverato in ospedale con una prognosi di 45 giorni, avendo riportato fratture all'osso nasale e alla mandibola. Le due ragazze che erano con lui hanno cercato di interrompere la zuffa, restando ferite lievemente, ma non ci sono riuscite e il terzetto violento che ha scatenato l’aggressione si è allontanato, per cui all'arrivo della squadra volante i tre erano già lontani e non sono stati rintracciati. Ora la squadra mobile dovrà cercare di dare un volto e un nome a queste persone, e la collaborazione delle vittime sarà fondamentale.

Il secondo fatto su cui sta indagando la Mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, è avvenuto tra domenica e lunedì, all’altezza della rotonda Paolucci. Un'ambulanza ha recuperato sulla riviera un trentenne albanese e lo ha trasportato in ospedale in gravi condizioni. È stato picchiato brutalmente, colpito alla testa, tant'è che è stato ricoverato in prognosi riservata in Neurochirurgia, ma non è stato in grado di fornire alcun elemento utile, si è trincerato dietro una serie di «non ricordo», ma un testimone ha riferito dell'aggressione e si dovrà cercare di capirne di più.

È accaduto, per pestaggi di questo genere che si registrano con frequenza in città, che la polizia sia riuscita a risalire al responsabile o ai responsabili delle scazzottate, generate di frequente da fatti irrilevanti, da uno sguardo non gradito o da una parola di troppo. È scaturita da un accendino non prestato, ad esempio, l’aggressione avvenuta di recente all’esterno dello stabilimento Hawaii, sulla riviera nord e la squadra Mobile è risalita a uno dei responsabili, denunciandolo, grazie alle foto dei clienti pubblicate dallo stabilimento su Facebook e riconosciute dalle vittime.

Ma dietro questi fatti c’è anche altro, come l’alcol o la droga, che alterano le condizioni psicofisiche di chi esce di casa per divertirsi e poi finisce per infilarsi nei guai.

Per mantenere il il lungomare tranquillo le forze dell’ordine organizzano più volte a settimana servizi pomeridiani congiunti (fino alle 21), che vedono scendere in strada la polizia municipale abbinata, a rotazione, con polizia, carabinieri, guardia di finanza e forestale.

Nei fine settimana, la zona di Pescara vecchia e la riviera sono tenute sotto controllo da pattuglie organizzate appositamente per la movida, dalle 21 fino alle 4 del mattino e, in alcune occasioni, arrivano rinforzi da fuori , non solo nel week end.Ma evidentemente tutto questo non basta a impedire il ripetersi di comportamenti violenti.

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