sposarsi in città

Pescara, nozze in spiaggia: il primo sì è dell’asso brasiliano

Ricardo Caputo (Pescara calcio a 5) giovedì sposerà Erica. E il sindaco celebrerà il rito alla Madonnina senza le scarpe

PESCARA. Il campione di calcio a 5 Ricardo Caputo e la sua bella Erica Morelli, per coronare il loro sogno d’amore, avevano in mente uno scenario da favola, ispirato ai film americani: un gazebo bianco in riva al mare e una passerella che portasse i due sposi dalla strada alla battigia.

Tra l’alternativa di andare ai Caraibi oppure sperimentare la nuova formula delle nozze sulla spiaggia di Pescara, i due giovani originari di Penàpolis (San Paolo, Brasile) hanno scelto la seconda opzione. Giovedì pomeriggio alle 18,30, nella porzione di arenile davanti alla piazza della Madonnina, individuata come sede del terzo ufficio di Stato civile, a unirli in matrimonio sarà il sindaco Marco Alessandrini che per l’occasione sarà vestito di tutto punto, ma rinuncerà alle calzature. Le nozze del centrale difensivo del Pescara calcio a 5, fresco di scudetto conquistato sui campi da gioco, inaugureranno la stagione dei matrimoni sulla spiaggia pescarese. Tantissime le richieste arrivate agli uffici del Comune, soprattutto da fuori regione. Il capoluogo adriatico rientra, infatti, nella rosa delle dieci sedi italiane in cui è possibile dire sì lasciandosi coccolare dal rumore delle onde in sottofondo. Tuttavia, data la sovrapposizione con i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, che terranno impegnato lo spazio dell’ex Arena del mare ad agosto, le cerimonie saranno limitate a una decina.

«In occasione di questa prima festa nuziale», ha detto l’assessore allo Stato civile Sandra Santavenere, «sarà girato un filmato promozionale per diffondere nel mondo l’immagine della costa pescarese con il Ponte del Mare, i trabocchi e le montagne sullo sfondo».

Sono circa 70 gli invitati, tutti in arrivo dallo Stato brasiliano di San Paolo. Il matrimonio in spiaggia è da sempre stato il pallino fisso di Erica, 32 anni, ma con il viso di una bambina e poca dimestichezza con la lingua italiana. «Stavamo valutando di andare ai Caraibi», racconta Ricardo, 33 anni, «poi dal Brasile abbiamo saputo che stavano iniziando a celebrarli anche a Pescara e allora abbiamo scelto la città della squadra in cui gioco». La loro storia somiglia ai film d’amore più belli in cui i due protagonisti alla fine dicono sì in uno scenario da favola.

«Ci siamo messi insieme la prima volta che avevamo 17 e 18 anni», si lascia andare il campione di calcio a 5, «poi ci siamo lasciati a 20 anni perché avevo iniziato a giocare a pallone e a girare il mondo. Ci siamo ritrovati tre anni fa, durante una vacanza in Italia, e si è riaccesa la scintilla». Nell’arenile davanti alla Madonnina, sede distaccata del Museo del mare, sarà sistemato un gazebo bianco con una pedana in legno e una passerella priva di barriere architettoniche sovrastata dalla scritta “AmarsiSi Pescara”.

«E’ sempre meglio fare l’amore che fare la guerra», ha sottolineato il sindaco Alessandrini, rivolgendo ai futuri sposi «un augurio da campioni per una felice vita insieme». «Con l’unione di questi giovani», ha aggiunto Santavenere, «mandiamo un messaggio di speranza, insegnando a credere nella nostra città e ad amare Pescara senza mai smettere di sperare che le cose vadano per il meglio».

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