Pescara, nuovi uffici dell'Asl: la spesa è di 4 milioni di euro

D’Amario pronto a comprare un edificio da 2.500 metri quadrati: "Investimento per abbattere i costi degli affitti"

PESCARA. «La Asl di Pescara ha un attivo di 30 milioni di euro e, per questo, è possibile sostenere un investimento che mira ad abbattere il costo troppo alto degli affitti degli uffici e a razionalizzazione la gestione delle risorse umane evitando dispersioni». Il direttore della Asl di Pescara Claudio D’Amario parla così della possibilità di comprare un edificio da più di 2.500 metri quadrati, in via Rigopiano nella zona dell’obitorio, «da destinare prevalentemente ad attività amministrative, tecniche e di staff». Una spesa che, per la Asl, potrebbe arrivare a 4 milioni di euro, senza contare i lavori di ristrutturazione necessari a mettere il fabbricato a norma. Ma la Asl ha davvero bisogno di 2.500 metri quadrati per gli uffici quando un albergo di proprietà, il Paradiso di Montesilvano pagato 1.187.850 euro, è all’asta (offerte fino al 16 giugno prossimo)? «Non sussistono all’interno di questa Asl», dice la delibera 525, «locali idonei a soddisfare le esigenze di una più funzionale allocazione degli uffici nonché di un’agevole accessibilità dei servizi da parte dell’utenza e dei soggetti terzi che interagiscono con le funzioni aziendali».

Affitto-acquisto. È da tre anni che la Asl cerca locali per uffici da prendere in affitto. Alla prima indagine di mercato avviata nel 2011 è arrivata solo una proposta: ma, dice una relazione tecnica di Vincenzo Lo Mele, dirigente del servizio Patrimoniale, «l’unica offerta pervenuta non è stata ritenuta conveniente dall’allora responsabile del procedimento». Di qui, vista la continua «necessità di reperire locali» sempre in affitto, nel 2012 è stata bandita una seconda indagine di mercato: ma, prosegue la relazione, «nel termine dell’avviso non è pervenuta alcuna offerta».

Una sola offerta: «Comprate». La relazione continua fino alla presentazione dell’offerta che ha cambiato i piani della Asl scartando l’ipotesi dell’affitto a beneficio dell’acquisto: «In data 15 aprile 2014 è pervenuta offerta, relativa alla sola vendita, di immobile ubicato nei pressi della sede legale di questa amministrazione». Si tratta di un fabbricato dismesso lungo via Rigopiano, nella zona della Asl e dell’ospedale. Ora, con una sola offerta, la Asl dovrà aprire una «procedura concorrenziale»: «L’offerta di acquisto pervenuta va necessariamente comparata con altre possibili offerte delle quali corre l’obbligo, da parte di questa Asl, di suscitarne la presentazione». D’Amario ha nominato come responsabile unico del procedimento Luigi Lauriola, ingegnere e collaboratore tecnico professionale della Asl. La prima riunione del 6 giugno scorso per la «valutazione» delle offerte è slittata.

«Troppi affitti». Ma D’Amario vuole andare avanti: «La Asl paga un sacco di soldi per gli affitti e nonostante questo», spiega, «non abbiamo locali idonei per razionalizzare l’attività amministrativa che continua a essere spezzata. Ridurre il costo degli affitti è un investimento perché una nuova struttura entrerebbe a far parte del patrimonio della Asl. La nostra è una Asl in salute dopo 5 anni di gestione oculata: spesso, nella sanità, si parla tanto di nuovi ospedali mentre l'importante è far funzionare bene quelli che già ci sono».

«La politica non c’entra». E se il nuovo presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso non fosse d’accordo? D’Amario risponde parlando di «scelta strategica» e di «un programma di sviluppo concertato fino al ministero della Sanità. La politica», dice, «non c’entra con un provvedimento del genere».

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