Pescara parcheggi, la giunta cancella i debiti

Il Comune rinuncia a un credito di 687 mila euro, ma la società chiude lo stesso il bilancio in rosso

PESCARA. Cancellati i debiti di Pescara parcheggi. La giunta comunale, per salvare la municipalizzata con i conti in profondo rosso, ha rinunciato a un credito di 687mila euro vantato nei confronti della società. Non solo. L’amministrazione ha anche ridotto il canone, da 1,9 a 1,2 milioni di euro, che Pescara parcheggi deve versare all’ente ogni anno come corrispettivo per la gestione della sosta a pagamento in tutta la città.

Intanto il bilancio 2012 della società verrà chiuso con una perdita di 700mila euro. Lo ha annunciato, durante l’assemblea del 10 aprile scorso, l’amministratore Roberto Core, il quale ha confermato le sue dimissioni irrevocabili. Il socio unico, cioè il Comune, ha preso atto delle dimissioni e ha chiesto a Core di «esprimere il nome del sostituto all’esito dell’approvazione del bilancio d’esercizio 2012».

L’operazione finanziaria, che ha già suscitato qualche polemica, consentirà di mantenere inalterate le tariffe dei parcheggi. Resta, tuttavia, qualche perplessità sulla legittimità dell’intervento. «Ma questi residui attivi relativi al canone di Pescara parcheggi possono essere eliminati?», si è chiesto il presidente della commissione Finanze Renato Ranieri, «posto che i residui attivi in bilancio possano essere ridotti o eliminati soltanto dopo che sono stati esperiti tutti gli atti per ottenerne la riscossione, il Comune quali atti ha compiuto nei confronti del suo debitore per farsi pagare ciò che è dovuto?».

Pronta la risposta dell’assessore al traffico Berardino Fiorilli e del direttore generale del Comune Stefano Ilari. «Si tratta», ha detto Ilari, «di un’operazione tecnicamente legittima e fattibile che ci evita di dover ricapitalizzare la società, mettendo mano ai nostri fondi, a fine mese, quando ci sarà l’assemblea per l’approvazione del bilancio. Bilancio che avrebbe messo in luce una perdita generata non certo da una gestione azzardata della struttura, ma dall’applicazione di un canone troppo elevato rispetto a quelle che sono le tariffe dei parcheggi stabilite dall’amministrazione comunale, estremamente basse rispetto a città di dimensioni simili a Pescara».

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di alleggerire i conti della municipalizzata, cui è stato applicato un canone definito «sproporzionato». «Vogliamo garantire», ha fatto presente Fiorilli, «la continuità aziendale della società, in quanto asset del patrimonio dell’ente, attraverso la quale viene assicurato alla collettività un servizio di sosta tariffata a condizioni, in termini di costi per l’utenza, di gran lunga migliori e più convenienti rispetto a quelle praticate in gran parte delle città demograficamente paragonabili a Pescara».

Ora, la rinuncia al credito, in quanto residuo attivo, dovrà andare all’esame del consiglio comunale.(a.ben.)

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