Pescara, polizia e vigili del fuoco protestano in piazza contro i tagli

Manifestazione davanti alla prefettura al disegno di legge di stabilità in discussione in Parlamento: “Sulla sicurezza il Governo, anziché pensare a risparmiare, adotti misure per non penalizzare le forze dell'ordine”

PESCARA. Un centinaio fra agenti della Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco stanno manifestando dinanzi alla sede della Prefettura di Pescara per chiedere la modifica al disegno di legge di stabilità in discussione in Parlamento. Protestano contro il quarto anno di blocco del tetto salariale, il blocco del turn-over, i tagli alle risorse per il pagamento dello straordinario e una serie di misure considerate altamente penalizzanti per gli operatori delle forze dell'ordine.

«Chiediamo - ha detto Orazio Colantuono del Siulp Polizia di Stato - che sulla sicurezza il Governo, anziché pensare a risparmiare, adotti misure idonee a non penalizzare ulteriormente gli operatori delle forze dell'ordine che quotidianamente lavorano e rischiano la vita. Oggi avvisiamo i cittadini per dire che il sistema sicurezza è prossimo al collasso, con pesanti ricadute sul mantenimento dei livelli minimi di erogazione dei servizi».

Antonio Ronzone (Ugl Polizia) ha sottolineato come «per tutte le forze dell'ordine nell'ultimo anno in provincia di Pescara si è arrivati a un taglio fino al 50% degli straordinari retribuiti, senza contare la mancanza di uomini e mezzi». Contestato anche l'impiego dell'Esercito presso la stazione ferroviaria: «Si tagliano fondi, uomini e servizi - ha detto Giovanni Catitti del Coisp - e poi si inviano i soldati a presidiare gli obiettivi sensibili, dando ai militari compiti operativi svolti solitamente dalle forze dell'ordine». I manifestanti sono stati ricevuti dal presidente della Provincia, Guerino Testa.

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