Pescara, processo Del Turco La requisitoria dei pm: “Condannate il partito dei soldi”

Il processo sanità entra nella fase finale. Via alle requisitorie. "Scempio di denaro pubblico sia nella prima che nella seconda cartolarizzazione. Il sistema metteva ai margini chi rispettava la legge"

PESCARA. "Dopo due anni di dibattimento ci avviamo alla fase conclusiva in cui è il momento di guardare ai fatti. Fortunatamente le decisioni si prendono qui dentro anche se si è tentato di spostare i temi in altri ambiti". È iniziata così la requisitoria dei pm nel processo sanità che conta 24 imputati tra cui l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, assente in aula. È' stato il pm Giuseppe Bellelli a prendere per primo la parola soffermandosi sugli elementi di continuità delle due associazioni per delinquere, la prima quella che comprende gli esponenti del centrodestra e la seconda del centrosinistra.

"Il filo conduttore tra le due associazioni àè sintetizzato dalla frase di Giancarlo Masciarelli: siamo il partito dei soldi. Tra gli altri elementi comuni, l'esautoramento dei ruoli in cui andavano avanti i servi mentre chi rispettava la legge veniva cacciato. Questo sistema criminoso", ha detto il pm, "appartiene alla prima associazione per delinquere e viene esaltato dalla seconda di Del Turco", ha detto Bellelli alternandosi con il pm Giampiero Di Florio nell'aula colma di avvocati e in cui c'è anche il procuratore capo Federico De Siervo.

I pm si sono soffermati sullo "scempio di denaro pubblico sia nella prima che nella seconda cartolarizzazione", e sulla "corruzione bipartisan che culmina con la seconda cartolarizzazione che è tombale" aggiungendo che per "Angelini finisce l'epoca delle vacche grasse e iniziano i viaggi a Collelongo". La requisitoria e' in corso.

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