Pescara, scoperti cinque falsi ciechi: truffa da 240 mila euro

Percepiscono le pensioni di invalidità e di accompagnamento ma ci vedono benissimo e prendono l'autobus senza nessun aiuto. La rete di finti invalidi sgominata dalla Guardia di finanza

PESCARA. I cinque falsi ciechi scoperti e denunciati questa mattina dalla finanza hanno ingannato anche le commissioni di invalidità della Asl. E' quanto emerge dall'inchiesta, condotta dal pm Mirvana Di Serio: i finanzieri, coordinati dal comandante Mauro Odorisio, hanno pedinato e ripreso i falsi ciechi e hanno accertato che avevano dei comportamenti assolutamente normali, come dimostra il fatto che siano stati loro stessi a firmare l'avviso di conclusione delle indagini nel momento in cui gli è stato recapitato a casa.

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Come emerge dai filmati della finanza c'è chi prende l'autobus in strada senza l'aiuto di nessuno (facendo segno con la mano all'autista di fermarsi per farlo salire quando il bus si avvicinava alla fermata) e va in giro con il bastone bianco da ciechi appeso al braccio. E poi c'è anche chi osserva i lavori stradali in corso, chi sale le scale in maniera spedita, chi cammina lungo il ciglio della strada mentre arriva un camion, chi apre la porta dell'auto dall'esterno per prendere le buste della spesa e portarle a casa, chi ritira un certificato alla Asl e ne controlla il contenuto. Non tutte le persone oggetto dell'indagine, si vede sempre nelle immagini, usavano il bastone o gli occhiali.

Non si tratta cioè di ciechi assoluti, una condizione ben precisa che sussiste quando ricorrono i requisiti fissati dalla legge, ma si tratta di persone con una degenerazione maculare (che dà comunque diritto a una indennità) che sono riuscite con artifici e raggiri a simulare uno status di cecità totale presso l'ottava commissione della Asl, comportandosi come se non vedessero nulla. La commissione, cioè, è stata tratta in inganno. Gli indagati avrebbero truffato complessivamente per circa 240mila euro, percependo indennità di accompagnamento non dovute, e rischiano una pena detentiva da uno a 5 anni.

Ora scatterà la fase per la revoca delle pensioni e la restituzione delle somme indebitamente percepite. L'indagine della finanza, partita nel 2009 dopo aver intercettato un falso cieco, ha portato a esaminare 180 fascicoli (tanti sono i ciechi in provincia di Pescara), ma le posizioni esaminate sono state 50 e si è arrivati alle 5 denunce.