Pescara, sequestrati smartphone e Facebook perché perseguita la rivale in amore

La donna pescarese era indagata da mesi per molestie nei confronti della sua ex migliore amica

PESCARA. A giugno scorso era stata indagata per atti persecutori nei confronti della sua ex migliore amica, che riteneva avesse una relazione con suo marito. Da qui, il divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi abitualmente frequentati dall'altra, di comunicare con lei - sms e chat compresi - e l'oscuramento del suo profilo Facebook, per evitare i messaggi diffamatori che c'erano stati fino a quel momento.

Non è bastato. La donna, pescarese, ha continuato a perseguitare la presunta rivale arrivando a distribuire volantini diffamatori vicino abitazione e studio della vittima tornata a vivere con i suoi genitori in preda ad un grave stato di ansia. Ora, il gip del tribunale di Pescara ha disposto il sequestro preventivo di tutti i dispositivi telematici (computer, telefono cellulare e smartphone) nella disponibilità della donna.

L'ordinanza è stata eseguita dagli agenti della squadra mobile che hanno sequestrato uno smartphone, unico mezzo telematico per il momento individuato nella disponibilità della stalker.