lotta agli scarichi

Pescara, spuntano 400 fosse biologiche che inquinano il mare

Il centrodestra detta le condizioni per sbloccare il bilancio: «Subito i fondi della Regione per bonificare il territorio»

PESCARA. Mentre prosegue la lotta agli scarichi abusivi nel fiume, ora l’attenzione del Comune si concentra sulle fosse biologiche come ulteriore fonte di inquinamento del mare. Ieri, i consiglieri del centrodestra hanno richiesto all’amministrazione comunale, come condizione per far approvare il bilancio, di sollecitare la Regione affinché finanzi gli interventi necessari per l’eliminazione totale delle fosse.

«Questa rappresenta una priorità», ha detto il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, al termine di una riunione dei capigruppo convocata per verificare la possibilità di raggiungere un accordo che consenta il varo in tempi brevi del Piano triennale delle opere pubbliche e del bilancio di previsione dell’ente. Il centrodestra si è presentato all’incontro dettando delle condizioni ben precise. In primis, gli interventi per disinquinare il fiume e il mare. «Bisogna affrontare l’emergenza del momento», ha affermato Antonelli, «è inutile intervenire per potenziare il depuratore, come vorrebbe fare l’Aca, se poi i liquami che vengono prodotti da una parte della cittadinanza non finiscono nel depuratore. Le fosse Imhoff (biologiche, ndr), ad esempio, non vanno a finire nel depuratore. Da quanto mi ha riferito l’Aca, ce ne sarebbero circa 400 quasi tutte nel resto della provincia».

In proposito l’azienda acquedottistica avrebbe presentato un progetto, dal costo di 20 milioni di euro, per eliminare le fosse biologiche, considerate fonti di inquinamento del fiume e del mare».

Da qui, la richiesta del centrodestra per ottenere dalla Regione e dal Comune i fondi necessari per questo intervento. «La Regione», ha rivelato il capogruppo di Forza Italia, «ha previsto solo 800mila euro per Pescara. Per questo, abbiamo chiesto al sindaco Marco Alessandrini di fare una battaglia per far capire alla Regione quali sono le priorità. Magari non salveremo il mare quest’anno, ma entro i prossimi due anni sì. Se si agisce subito, i benefici di questi interventi si potranno notare già dall’anno prossimo». Secondo l’opposizione, quindi, l’amministrazione regionale dovrebbe rivedere il Masterplan per inserire i fondi, da mettere a disposizione del Comune già da quest’anno, per poter svolgere interventi contro l’inquinamento del fiume e del mare. Il vice sindaco Enzo Del Vecchio si sarebbe già messo in contatto con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso per richiedere un incontro sul tema.

Ma le richieste del centrodestra alla maggioranza non finiscono qui. L’opposizione ha indicato altri punti da correggere nel bilancio e nel Piano triennale delle opere pubbliche. Più precisamente, Forza Italia avrebbe richiesto di stornare i fondi, stanziati per il completamento della Città della musica, del teatro Michetti e per la realizzazione di nuove piste ciclabili, per destinarli al sociale e ai lavori di manutenzione più urgenti.

«Nel Piano triennale», ha osservato Antonelli, «ci sono un milione 350mila euro per realizzare nuove piste ciclabili, quando ci sono lavori ben più urgenti da fare».

Al riguardo, il centrodestra ne ha suggeriti alcuni. Il completamento di via Mazzarino e della palestra di San Silvestro, la realizzazione di un parcheggio pubblico in via Fonte Romana, la sistemazione degli asfalti in varie zone della città, tra cui via De Amicis e via Martiri angolani. Poi, i soldi per il sociale. Nella lista delle richieste figurano un aumento degli stanziamenti per le mense pubbliche, come quelle della Caritas e di San Francesco, altri soldi per il Pronto intervento sociale, per il sostegno alle famiglie senza redditi, per la manifestazione estiva «Lo sport non va in vacanza» e per l’acquisto di lavagne interattive magnetiche da destinare agli alunni delle scuole.

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