la protesta

Pescara, stop della Soprintendenza al taglio dei pini di via Margherita

Cittadini in strada contro la decisione del Comune di tagliare 19 alberi. Il vice sindaco Del Vecchio: "Sono pericolosi, li sostituiremo". L'associazione di strada: "Stanno eliminando essenze centenarie". Gli ambientalisti che hanno bloccato i lavori: "Patrimonio storico e arboreo da tutelare". Il sindaco Alessandrini annuncia il ricorso al Tar

PESCARA. Dopo aver trasformato piazza Salotto in una landa desolata e senza verde, il Comune ci riprova con i lavori di riqualificazione di viale Regina Margherita e con il taglio di 19 pini ad alto fusto giudicati pericolosi da esperti. Il taglio dei maestosi pini di viale Regina Margherita è cominciato ieri a mezzogiorno, e subito è iniziata la rivolta dei residenti e dei cittadini, che attraverso il tam tam dei social hanno fatto sapere a tutti quello che stava accadendo al patrimonio verde della città. Questa mattina un gruppo di ambientalisti guidato da Loredana Di Paolo - e presenti anche il consigliere comunale Carlo Masci e gli ex consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Ricardo Chiavaroli - sono riusciti a bloccare i lavori e a chiedere l'intervento della Soprintendenza ai Beni artistici per la tutela dei pini secolari. La riqualificazione prevede marciapiedi nuovi, posti auto meglio distribuiti una pista ciclabile sul lato mare e ripiantumazione (come già accaduto in viale Bovio e in via De Cecco). I lavori andranno avanti per 45 giorni, con la conseguente chiusura della strada.

Pescara, proteste per i pini tagliati
Contro il taglio dei pini in viale Regina Margherita, a Pescara, un presidio formato da una decina di ambientalisti sta protestando per evitare "il taglio indiscriminato e uno scempio in città". Insieme a Loredana Di Paola, che ieri ha dato per prima l'allarme, sono presenti anche il consiglere comunale Masci e gli ex consiglieri regionali Acerbo e Chiavaroli.http://bit.ly/1V6aFr3

I motivi del Comune. Il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha spiegato ai cittadini che protestavano che "quello degli schianti delle alberature in caso di maltempo è una calamità per la nostra città è un vero dramma, e per questo nei mesi scorsi l'assessore Laura Di Pietro ha affidato alla ditta Agrofor Consulting uno studio sulla staticità delle alberature cittadine, pagato 10 mila euro, in particolare per i pini che sono più a rischio. In base a tale indagine fitopatologica, è emersa la necessità di abbattere 19 alberature sopravvissute ai numerosi schianti che si sono registrati in varie occasioni, che per pura fortuna non hanno causato feriti e vittime". Del Vecchio ha assicurato che gli alberi abbattuti verranno sostituiti con alberi giovani.

La protesta dei residenti. A scendere in piazza cittadini e negozianti, molti dei quali rappresentati dall'associazione "Tutela  ambiente e vita per viale Regina Margherita", che un mese fa si è vista bocciare il ricorso davanti al Tar per annullare l'ordinanza del sindaco sul cambio di senso di marcia. "L'associazione che rappresento", ha detto l'avvocato Patrizio Cipriani "ha segnalato al Corpo Forestale dello Stato gli interventi di abbattimento di alcuni pini centenari, messo in atto dall'amministrazione comunale. Il timore è che l'intervento pregiudichi quello che rimane di essenze centenarie, essenze che avevano caratterizzato l'ambiente di quella via denominata viale dei Pini".

Interrogazione al sindaco. Dopo la protesta di Loredana Di Paola, membra del Forum dell'Acqua ed ex candidata a sindaco, che ieri per prima ha fatto partire l'allarme su Facebook, sono arrivate le forti prese di posizione di Maurizio Acerbo, ex consigliere comunale di Rifondazione comunista, e di Carlo Masci, consigliere comunale di Forza Italia e coordinatore provinciale di Forza Italia. Lo stesso Masci in mattinata aveva presentato un'interrogazione al sindaco Marco Alessandrini per chiedere l'immediata sospensione del taglio dei pini. Oggi sono attese nuove iniziative di proteste, mentre il taglio dei pini va avanti.

Lavori bloccati, interviene la Soprintendenza. «Siamo riusciti a bloccare il taglio di questo bellissimo pino d'Aleppo. Camion della ditta incaricata di tagliare i pini va via», ha scritto sul suo profilo facebook Loredana Di Paolo. «Abbiamo fatto intervenire la Soprintendenza che il comune ha mancato di interpellare. Questi pini fanno parte di filari storici, che hanno dai 70 ai 100 anni e secondo la Legge nazionale n.10 del 2013 dovrebbero essere protetti. Il comune di Pescara secondo questa legge avrebbe dovuto fare un censimento degli alberi e dei filari monumentali. Cosa che naturalmente non è stata fatta. Confidiamo ora sul l'intervento tempestivo della dottoressa Pecchione, Soprintendente ai beni culturali e paesaggistici, che potrà bloccare definitivamente, con un decreto di interesse, questo scempio», ha concluso l'attivista che ha promosso il presidio di viale Regina Margherita per evitare il taglio degli alberi.

Lo stop dalla Soprintendenza.  Ecco quanto comunicato dalla soprintendente Belle Arti e Paesaggio d'Abruzzo, architetto Maria Giulia Picchione: "Avendo appreso da articoli di stampa e da segnalazioni di cittadini e comitati ambientalisti di presunti abbattimenti di pini lungo viale Regina Margherita a Pescara, asse storico dell'antica Castellammare Adriatico, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell'Abruzzo ha tempestivamente ordinato, dopo un sopralluogo dei suoi funzionari, la sospensione dei lavori avviati dal comune di Pescara. Si tratta infatti di interventi mai autorizzati dalla Soprintendenza che rientrano a pieno titolo tra quelli da assentire ai sensi dell'art. 21 del Codice dei Beni Culturali (D. Lgs. 42/2004) in quanto viale Regina Margherita rientra tra i beni tutelati ex lege ai sensi dell'art. 10 comma 1 lett. g) dello stesso Codice".

Il sindaco: faremo ricorso al Tar. Il Comune di Pescara ricorrerà al Tar contro la delibera della Soprintendenza che ha imposto lo stop al taglio dei pini di viale Regina Margherita. Lo ha comunicato il sindaco, Marco Alessandrini, in una conferenza stampa nella quale ha voluto ribadire quella che per lui è «una operazione di onestà intellettuale, contro le polemiche sterili, perché nostro interessa è tutelare l'incolumità delle persone, per aver eliminato delle piante pericolose che verranno sostituite - ha detto Alessandrini - Noi non siamo degli insopportabili Attila, ma abbiamo fatto la fotografia del reale, ci addolora abbattere degli alberi, ma doverosamente li sostituiremo, in un'opera di riqualificazione ambientale che prevede anche delle piste ciclabili».