Pescara, tenta la truffa a un'anziana, arrestato

L'uomo ha telefonato alla donna dicendole che il figlio aveva avuto un incidente ed era trattenuto in caserma. La pensionata ha accettato di consegnargli 3.500 euro, ma al momento della consegna una vicina di casa è intervenuta e ha chiamato i carabinieri. Denunciato il complice, si indaga su altre truffe

PESCARA. Ha cercato di truffare una donna di 75 anni, prima contattandola telefonicamente e chiedendo dei soldi e poi presentandosi a casa, ma una vicina della vittima ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti e hanno arrestato l'uomo, Alessio Passariello, 36 anni, originario di Napoli. Con lui c'era un complice, un 62enne, anche lui napoletano, che lo attendeva in auto, ed è stato denunciato.

Il 36enne, arrestato per tentata truffa pluriaggravata in flagranza, è stato sorpreso in pieno centro, in via De Amicis. In base alla ricostruzione dei carabinieri del Nucleo investigativo, l'uomo avrebbe contattato la donna telefonicamente dicendole che la figlia aveva avuto un incidente stradale, si trovava in caserma e sarebbe stato necessario versare 3500 euro per il rilascio. La vittima ci ha creduto e, quando l'uomo si è presentato a casa, ha cominciato a mettere insieme i soldi ma è stata fermata da una vicina, intervenuta casualmente, che si è rivolta al 112 e ha fatto intervenire i carabinieri. Al loro arrivo Passariello stava uscendo dal palazzo, inseguito dalla donna che ha lanciato l'allarme, ma è stato bloccato e arrestato. Il complice era in macchina, una Peugeot 5800 nera noleggiata a Napoli.

I carabinieri, che ieri hanno ricevuto altre cinque segnalazioni dello stesso tipo, non escludono che la coppia abbia messo a segno anche altri colpi e si stanno occupando delle indagini su una serie di truffe e tentate truffe dello stesso tipo avvenute tra Francavilla e Montesilvano. Gli uomini dell'Arma, coordinati da Massimiliano Di Pietro e Gaetano La Rocca, chiedono di diffidare degli sconosciuti che si presentano come avvocati o appartenenti ai carabinieri e di rivolgersi subito al 112 nel momento in cui ricevono telefonate per richieste di denaro. Le indagini proseguono considerato che questo "è il fenomeno del momento", dicono i carabinieri diffondendo la foto dell'arrestato, semmai qualcuno dovesse riconoscerlo.

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