la partita di domenica

Pescara, tifosi in fila anche di notte: in fumo 12mila biglietti

Arriva l’Inter: code agli store, posti bruciati in due ore. Quasi 25 mila le richieste

PESCARA. Una notte trascorsa all’aperto, al Pescara store di via Regina Margherita, pur di acquistare per primi il biglietto. Domenica sera (inizio ore 20,45) all’Adriatico-Cornacchia è in programma Pescara-Inter. E ieri mattina i tifosi si sono messi in fila per acquistare il biglietto. Molti, però, hanno deciso di piazzarsi davanti alle ricevitorie dalle prime ore del mattino.

L’apertura è scattata alle 10, poco dopo mezzogiorno i tagliandi erano introvabili: 12.176 biglietti finiti, bruciati, polverizzati in circa due ore con i vari punti vendita della città (e non solo) presi d’assalto da migliaia di supporter. Il dato, sommato agli 8.300 abbonati, arriva a 20.476, tanti quanti saranno presenti domenica allo stadio. Molti di fede biancazzurra, ma anche molti interisti “pescaresi/abruzzesi”, desiderosi di rivedere all’Adriatico la Beneamata a distanza di quattro anni.

Già dalle prime ore dell’alba, alcuni tifosi si erano posizionati di fronte alle saracinesche per effettuare la prenotazione. I gestori dei punti vendita avevano previsto una compagnia numerosa al momento dell’apertura. Intorno alle 8, gli steward hanno distribuito i bigliettini con i numeri assegnati in base all’ordine d’arrivo. Bisognava lasciare il nome e attendere il proprio turno. Addirittura, c’è chi ha scelto di uscire domenica sera e di non fare rientro a casa per non correre il rischio di rimanere senza biglietto. Tre ragazzi, più o meno trentenni, raccontano di essersi piazzati davanti al Pescara store di via Regina Margherita intorno alle 2, al termine di una bella serata trascorsa sulla riviera. «Meglio passare una notte in bianco», hanno detto «che restare senza il biglietto per Pescara-Inter».

E’ stato calcolato che per assistere al match sono arrivate quasi 25.000 richieste, in pratica il doppio dei tagliandi disponibili (12.176). Tanto tempo fa lo stadio Adriatico avrebbe potuto soddisfarle tutte. Negli anni Ottanta, infatti, l’impianto di via Pepe aveva una capienza di 34.000 posti. Addirittura, nell’ultima gara casalinga contro il Parma della stagione 1986-87, che sancì il ritorno in serie A dei biancazzurri di Giovanni Galeone, allo stadio erano presenti quasi 40.000 spettatori.

In ogni caso, domenica l’Adriatico farà registrare il nuovo record di spettatori dal 2013, anno in cui i posti sono stati ulteriormente ridotti passando da quasi 21.400 a 20.476. Il precedente apparteneva al match contro il Trapani dello scorso 5 giugno (20.014) nell’andata della finale play off.

Per il match contro l’Inter, richieste di biglietti sono arrivate da tutti i centri abruzzesi, ma anche da Lazio, Marche, Molise e Puglia. E tantissimi sono stati gli sportivi delusi, che dopo ore di fila sono rimasti a mani vuote. Comunque, almeno a Pescara, il dato relativo agli spettatori è in controtendenza rispetto a quello pubblicato ieri dal Centro Studi di DynamiTick, che parla di un forte calo negli stadi dei club di serie A.

Nelle prime due giornate di campionato c’è stata infatti una contrazione dell'8% rispetto all'affluenza media dei primi due turni nelle ultime dieci stagioni. Al contrario, all’Adriatico c’è stata un’affluenza massiccia, anche grazie alla caratura alta degli avversari. Nella gara di esordio contro il Napoli il “tutto esaurito” non c’è stato solo perché i tifosi partenopei hanno acquistato meno della metà dei 4.100 tagliandi di curva sud messi a disposizione. Ora, il sold-out contro l’Inter, che conferma di conservare un grande appeal, non solo da queste parti. Si calcola che in Italia i supporter nerazzurri siano poco più di 4,2 milioni, un numero inferiore soltanto a i tifosi della Juventus, che con oltre 7 milioni di tifosi distribuiti lungo lo Stivale resta la squadra più amata del Paese.

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