Pescara, vacanze mordi e fuggi

La tendenza è il soggiorno breve, gli albergatori: turismo in calo

PESCARA. I turisti italiani amano i soggiorni brevi. Ma soprattutto le prenotazioni dell'ultimo minuto. La tendenza nazionale non si smentisce a Pescara dove le vacanze lunghe si confermano sempre più un lusso per pochi. «La media è di 3 giorni», spiegano dall'hotel Salus sul lungomare Matteotti, lamentando un calo, seppur leggero, rispetto agli anni scorsi.

«Ci stanno aiutando molto le richieste provenienti dal Nord Europa, che stanno compensando le prenotazioni di qualche anno fa. Ma è la prima volta che a questa data abbiamo ancora posti disponibili per la settimana centrale di agosto». Le richieste ci sono, precisano dall'hotel Salus, ma l'albergo «non è pieno» e le vacanze più frequenti sono «di 2 o 3 giorni».

«Abbiamo prenotazioni per agosto, ma al di sotto degli anni passati. Gli italiani sono sempre quelli dell'ultima ora», dicono dall'hotel Maja sulla riviera. In calo anche le richieste per il mese in corso: «Possiamo parlare di circa un 20 per cento in meno rispetto al luglio dello scorso anno. Abbiamo 47 stanze occupate per il 70 per cento». Il target di riferimento è vario: famiglie, turisti stranieri e clienti che pernottano a Pescara per lavoro. «Si sono accorciati i periodi di soggiorno» concludono gli albergatori specificando che «se prima le vacanze duravano 15 giorni ora si prenota solo per una settimana». Nessun aumento delle tariffe rispetto a quelle dell'estate del 2009, chiariscono: «Sono uguali o addirittura inferiori».

La tendenza è confermata anche da un altro albergo della riviera, il Carlton. «Il cliente abituale, che da anni soggiorna qui, sta posticipando l'arrivo o anticipando la data della partenza», riferisce il direttore Domenico De Pinto. «Il soggiorno che prima durava dai 25 ai 30 giorni si sta riducendo a 20, nonostante le tariffe siano invariate o ridotte». Da tempo le prenotazioni «vengono confermate all'ultimo momento. Il 50% delle camere per il mese di agosto è ancora libero, ma è già da qualche anno che poi, puntualmente, le stanze vengono occupate». L'hotel accoglie prevalentemente persone in vacanza da sole, anziani e qualche famiglia: «Prenotano qui da anni, per loro siamo un po' come una seconda casa», aggiunge De Pinto. Molto alta la percentuale delle richieste per il mese di luglio, anche se, chiarisce De Pinto, «per noi non è un periodo propriamente vacanziero». Sono prevalentemente clienti a Pescara per affari a riempire in queste settimane l'albergo: «Un buon 70%, che si mescola al 30% di turisti». Diversa la situazione di agosto, mese dedicato principalmente alle vacanze. E, tra i nuovi clienti in arrivo al Carlton, ci sono soprattutto «giovani coppie con bambini piccoli».

Ha parlato di un giugno negativo rispetto a quello del 2009 il presidente di Federalberghi Abruzzo Emilio Schirato, proprietario dell'hotel Duca d'Aosta e del Plaza. «L'anno scorso il mese era stato fortemente influenzato dai Giochi del Mediterraneo e dal G8: tutti gli alberghi di Pescara erano pieni», ha sottolineato. «Per quanto riguarda agosto siamo ancora un po' in attesa, non c'è un grandissimo movimento». I viaggi di pochi giorni restano i preferiti: «E' un fatto conclamato ormai dappertutto. Le vacanze lunghe non esistono più da tempo, si sono progressivamente accorciate».

La ragione non sembrerebbe da attribuire alla crisi: anche chi ha la possibilità di spendere sceglie i viaggi brevi. «Chi può preferisce fare più vacanze brevi l'anno, piuttosto che un viaggio solo più lungo». Pescara resta, comunque, una destinazione di "turismo business". «A differenza della costa teramana, in cui c'è il pienone per l'estate, qui si lavora tutto l'anno con il turismo d'affari».

I due alberghi di Schirato hanno un target un po' diverso tra loro: se il Plaza di piazza Sacro Cuore è preferito da clienti a Pescara per affari, il Duca d'Aosta è più familiare. La media dei viaggi è di 5 giorni e in molti preferiscono aspettare offerte e last minute prima di prenotare.

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