PescarAbruzzo vuole l’ex scuola Muzii

La Fondazione avvia le trattative per l’acquisto dell’immobile di via Saffi Richiesta una valutazione al Demanio, l’edificio verrà poi ceduto al conservatorio

PESCARA. L’ex scuola media Muzii, rimasta per anni abbandonata e trasformata più volte in un rifugio abusivo per i senzatetto, avrà presto una nuova destinazione. La Fondazione PescarAbruzzo si è fatta avanti per acquistare l’immobile, oggetto in passato di una trattativa per consentire alla guardia di finanza di realizzare lì il nuovo comando provinciale e al Comune di ottenere la parte retrostante dell’ex caserma Di Cocco. Trattativa poi fallita in seguito alle proteste dei residenti di via Saffi. Ora c’è una nuova trattativa, lo hanno rivelato fonti bene informate del Comune. Ci sarebbero già stati degli incontri con l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’edificio. Il Comune farebbe in questo caso da spettatore. Manca, però, una valutazione del vecchio stabile, ma c’è chi sostiene che possa essere venduto a un prezzo oscillante tra i 3 e i 4 milioni di euro.

Che cosa ci vuole fare la Fondazione? PescarAbruzzo vorrebbe comprare l’immobile per poi cederlo al conservatorio Luisa D’Annunzio e consentirgli di realizzare finalmente il sospirato progetto di un polo culturale con l’ampliamento del vicino istituto musicale. Per la Fondazione sarebbe un importante investimento per fini culturali, così come prevede il suo statuto.

L’operazione dovrebbe avere tempi relativamente brevi. Bisogna ricordare, infatti, che l’Agenzia del Demanio si era già fatta avanti nel marzo dell’anno scorso per chiedere al Comune di Pescara, alla Provincia e alla Regione, rispettando quindi il diritto di prelazione, se fossero interessate all’acquisto dell’ex scuola media Muzii. Il direttore dell’Agenzia Cesare Sarchiapone aveva spiegato, in una lettera, di aver ricevuto già un’offerta. «È pervenuta a questa filiale», si leggeva, «la formale istanza per l’utilizzo dell’intero compendio da parte del conservatorio statale di musica Luisa D’Annunzio e, dunque, si chiede a codeste spettabili amministrazioni di voler manifestare il proprio disinteresse all’acquisizione dello stesso, quando l’immobile rientrerà nella disponibilità di questa Agenzia».

Nella stessa lettera, Sarchiapone faceva tuttavia notare le pessime condizioni dell’edificio. «Lo stato manutentivo della porzione libera di immobile è mediocre», era scritto ancora, «e pertanto per il suo riutilizzo si prevede un notevole impegno economico per la ristrutturazione e rifunzionalizzazione impiantistica, stimato nell’ordine di 5.000.000 di euro più Iva». La risposta del Comune non si era fatta attendere. «Questo ente», aveva scritto il dirigente nella delibera approvata in giunta, «intende manifestare il disinteresse all’acquisizione dell’immobile, in considerazione del fatto che è rilevante l’onere economico che la ristrutturazione dell’ex scuola richiede». Le cattive condizioni dell’edificio sono emerse anche durante un sopralluogo, avvenuto il 9 gennaio scorso, cui hanno preso parte lo stesso Sarchiapone, il sindaco Luigi Albore Mascia, l’assessore Isabella Del Trecco e il direttore del conservatorio Massimo Magri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA