Petizione con 124 firme «Controllate il sansificio»

Prosegue l’iniziativa dei residenti preoccupati per i fumi prodotti dall’azienda «Il nostro obiettivo è verificare le emissioni». Ma il titolare chiede una tregua

PESCARA. Una petizione di 124 firme con la quale i residenti del quartiere Villa del Fuoco chiedono di fare luce sulla salubrità dei fumi del sansificio situato tra via Fiora e via Vicinale Torretta, da mesi al centro di polemiche sull'inquinamento e impatto ambientale dello stabilimento che brucia la sansa, impasto naturale essiccato derivante dallo schiacciamento delle olive.

La raccolta firme, annunciata alcuni giorni fa da un comitato spontaneo di cittadini della zona, residenti tra via Fiora, via Vicinale Torretta, via Stradonetto, via Raiale e via Baricello, sarà inviata al Comune, alla Provincia, alla Asl e all'Arta. Nelle intenzioni del comitato anche quella di «andare ad Attiva e chiedere le firme dei lavoratori».

L'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in città ha una sede in via Fiora, a pochi metri dall'ingresso del sansificio dove nel piazzale, nottetempo, gli operai lavorano per preparare i mezzi. Uno dipendente, nei mesi scorsi, ha accusato malori a causa della nuvola di fumo grigio che «blocca il respiro», al punto da richiedere l'intervento del pronto soccorso. «Ovunque bussiamo ci ringraziano e tirano un sospiro di sollievo», spiega un portavoce dei residenti che si è fatto carico di avviare e la petizione e quasi concluderla nell'arco di due giorni.

«Il nostro obiettivo non è far chiudere l'attività del signor Schiavone, vogliamo solo che gli enti preposti verifichino la bontà dell’impatto ambientale», sostengono i cittadini dopo l'uscita dell'articolo in cui il titolare del sansificio, Cristian Schiavone, lamentava il quasi fallimento dell'azienda con i 14 dipendenti, su venti, licenziati nelle ultime settimane.

«Conseguenza inevitabile a seguito delle proteste dei residenti e caos di controlli quotidiani in azienda da parte di Asl e Arta», è la difesa di Schiavone, che ha chiesto un po’ di tregua ai residenti, i quali hanno mostrato preoccupazione quando, nei giorni scorsi, hanno sostenuto di aver visto «una lama di fuoco in cielo simile ad un incendio».

Per tale ragione avevano allertato anche i vigili del fuoco e annunciato una petizione, che si concluderà dopo la raccolta delle firme dei lavoratori di Attiva, la società municipalizzata dei rifiuti.

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