Picciano: fingono un malore e le rubano i risparmi 

Pensionati raggirati. La vittima, 81 anni, era appena uscita di casa quando è stata fermata da due ragazze

PICCIANO. È uscita di casa, dove abita da sola, intorno alle sei del pomeriggio, in cerca di chiacchiere e approfittando della luce del giorno ancora disponibile a quell’ora. Ma la pensionata di 81 anni non poteva sapere che l’incontro che l’aspettava di lì a poco non era affatto casuale. La stavano aspettando. È così che l’anziana lunedì pomeriggio è andata incontro alle due ragazze che, dopo averla avvicinata, l’hanno raggirata e derubata di tutti i risparmi: mille euro che custodiva in casa.
La modalità dell’ennesima truffa ai danni di un’anziana le ha riferite lei stessa ai carabinieri della compagnia di Montesilvano che si sono immediatamente attivati per rintracciare le due ragazze da lei descritte. Giovanissime, sotto ai vent’anni, italiane, con capelli scuri raccolti in una coda di cavallo: durante i successivi controlli in zona, i militari hanno ritrovato il libretto postale intestato all’anziana, di cui le ladre si erano evidentemente disfatte, ma non i mille euro spariti con le truffatrici.
È una storia simile a tante altre quella avvenuta lunedì pomeriggio a Picciano. Quando la signora esce trova le due ragazze che con una scusa iniziano a chiacchierare con lei. Parlando, entrano in confidenza al punto che quando una delle due ha un malore la signora si preoccupa e l’invita in casa. È una messinscena, ma l’anziana, in buonafede, non se ne rende conto e con la preoccupazione di una nonna dice alle due di entrare in casa per un bicchier d’acqua. E loro non se lo lasciano ripetere.
Una volta dentro, lasciano passare un’altra mezz’oretta fino a quando quella che si era sentita male si riprende. E insieme all’amica saluta e se ne va.
La povera pensionata si accorge di quello che è realmente successo in quella mezz’ora quando entra in camera da letto e si rende conto che sono spariti soldi e documenti. Chiama i carabinieri, ma ormai è tardi.
E mentre le indagini comunque vanno avanti, per evitare che la coppia di giovanissime mieta qualche altra vittima, il comandante della compagnia di Montesilvano, il capitano Vincenzo Falce, ricorda quello che i carabinieri ripetono durante gli incontri che organizzano con gli anziani: «Non bisogna fidarsi degli sconosciuti, non bisogna credere a chi propone servizi a domicilio in cambio di soldi o a chi millanta di conoscere i propri familiari con la storia del falso incidente. In tutti i casi, vanno sempre e comunque chiamati i carabinieri». (s.d.l.)
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