PESCARA

Pirata della strada, scoperta mezza targa 

La polizia municipale stringe il cerchio intorno all’automobilista fuggito dopo aver investito madre e figlio di 6 anni in scooter lungo via Nazionale Adriatica

PESCARA. C’è mezza targa, e forse qualche cosa in più. Dopo tre giorni passati a scandagliare i fotogrammi delle immagini ad alta definizione registrate domenica scorsa dalle telecamere di un’agenzia di scommesse di via Nazionale adriatica, la polizia municipale inizia ad avere i primi risultati per arrivare a individuare il pirata della strada che ha travolto, lasciandoli a terra, la mamma con il figlio di sei anni. Un esito non facile a cui però i tecnici informatici della municipale sono arrivati grazie a software e programmi che nei prossimi giorni potrebbero svelare dettagli decisivi ai fini delle indagini.

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Per ora sono state individuate con esattezza le prime due lettere, FA, e il numero successivo, il 9. In via di definizione sono gli altri due numeri: potrebbero essere 7-6 o, più probabilmente, 5-6. Combinazioni su cui i vigili urbani dell’Infortunistica, diretti dal maggiore Matteo Silvestris, stanno lavorando senza sosta per rintracciare l’uomo, di sicuro, alla guida della Panda bianca quattro porte, modello base, e con lo specchietto retrovisore destro rotto (dopo lo scontro), che poco prima delle 15 di domenica scorsa ha superato il Liberty 150 fermo in mezzo alla carreggiata in attesa di svoltare a sinistra, in via Cadorna, buttandolo a terra. Una manovra più che azzardata che solo per una frazione di secondo non ha trasformato in tragedia l’incidente finito per fortuna con tanto spavento e qualche escoriazioni per la madre e il suo bambino sbalzati dallo scooter.
Un episodio comunque grave dopo che il conducente dell’utilitaria che procedeva da nord verso sud lungo la nazionale a poche decine di metri da piazza Duca, è fuggito nonostante si sia reso conto della donna e del bambino volati a terra. Un comportamento evidenziato anche dalle immagini delle telecamere della zona dove si vede la Panda bianca schizzare via subito dopo aver provocato l’incidente. E proprio ripercorrendo tutto il tragitto della vettura, i vigili urbani hanno visionato decine di filmati registrati dalle telecamere dei vari esercizi commerciali da Santa Filomena, (nel tratto precedente all’incidente) alla fine di viale Bovio dove quella macchina bianca avrebbe continuato la sua folle corsa rischiando di causare altri drammi. Ma adesso, con i nuovi dati acquisiti, l’ignoto automobilista potrebbe avere le ore contate. Decisivi saranno i riscontri con i dati della Motorizzazione relativi alle auto di quel modello immatricolate con quella porzione di targa. Targa che, nelle prossime ore, grazie ai software specializzati, potrebbe diventare completa. (s.d.l.)
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