Pisa, all’Osteria dei Cavalieri

L'ho conosciuta ad una festa da amici. Conversiamo a lungo: del suo lavoro di psicologa, dei nostri matrimoni falliti, di viaggi fatti e desiderati. E quell'affascinante triangolo formato dalle belle gambe accavallate! Mi si era fissato nella mente. Così trovo il modo di invitarla a cena. Naturalmente all'Osteria dei Cavalieri accanto all'omonima splendida piazza dove ha sede la Normale di Pisa. Un posto dove di sicuro mangerai bene e berrai ancora meglio.

Arriva all'appuntamento con un'aria un po' tesa e... con i pantaloni, brutti segni. Decidiamo insieme il menù e, per darmi arie da intenditore e sorprenderla un po', propongo: -Che ne dici se invece del solito Chianti prendiamo un Montepulciano d'Abruzzo? Lo lavorano molto bene e stanno avendo anche un meritato successo. Vediamo cosa ci consigliano sulla tagliata di manzo con fagioli e pioppini che abbiamo per secondo?- Lei sembra incuriosita. -Un Villa Gemma del Masciarelli fa proprio al caso vostro- sentenzia il curatore della cantina. -Certo-, dico io, -e' uno dei migliori! Ce l'avete l'annata 2006?-. -Sicuramente!-. Vogliamo, si fa per dire, mantenerci leggeri, così rifiutiamo la pasta fritta col prosciutto toscano ed i vari antipasti ed iniziamo con uno sformatino di zucca con mandorle su letto di crema di formaggio muffone, una vera delizia! Nel mentre il signor vino si ossigena nel decanter, ed un po' anche nei nostri calici, mostrando il suo inconfondibile rosso rubino con riflessi granata. Lei annusa e sorride con aria un po' misteriosa. -E' un rosso di grande struttura (si, mi pavoneggio!), con sentori di frutti di bosco, spezie, vaniglia, cacao. Senti che corpo!- Sorseggia, sorride, anzi ride quasi, a giudicare dagli occhi! -Che c'è?- -Eh, da bambina ci andavo a giocare nella vigna dei Masciarelli! Non sai che regalo mi hai fatto stasera, e nemmeno sapevi che sono abruzzese!- Scoppiamo a ridere tutti e due ormai, di cuore, tutti si girano. Cin cin!