Play station in cambio di droga.

Arrestate 16 persone, tra questi 6 donne entrate in carcere con i bimbi.

PESCARA. Gli spacciatori di droga non pretendono di essere pagati necessariamente in denaro, anche perché molti tossicodipendenti sono spesso in bolletta e vanno in giro senza un centesimo in tasca. In cambio di una dose i venditori di morte accettano di tutto, dai prodotti alimentari, alle tv usate, passando per i giochini per la play station. I carabinieri lo hanno scoperto, hanno indagato e raccolto le prove che incastrano 16 spacciatori, arrestati all’alba di ieri.

L’operazione “Play station” ha portato in carcere dieci persone, sei donne e quattro uomini, mentre altri sei sono ai domiciliari. All’alba 50 carabinieri, coordinati dal maggiore Pasquale Del Gaudio, hanno suonato la sveglia a Rancitelli, Fontanelle, Zanni, Spoltore e Montesilvano. Un ruolo di primo piano, ha fatto notare Del Gaudio, hanno le donne, che ieri hanno portato dietro le sbarre anche i bambini piccoli.
Nel blitz sono stati sequestrati anche 190 grammi di eroina e 150 di cocaina, 2 bilancini di precisione e materiale per confezionare le dosi.

In carcere sono finiti, Angelo Ciarelli, 20 anni, Bruno Piroddi, 44 anni, Lussoria Bardeglinu, 56 anni, Rosetta Cirelli, 20 anni, Sonia Di Rocco, 25 anni, Manuela Spinelli, 24 anni, Sebastijan Hajra, 22 anni, Maurizio Piscione, 40 anni, Maria Ciarelli, 39 anni, Maria Giuseppa De Rocco, 47 anni. Ai domiciliari, invece, Gianluca Liberi, di 32 anni, Roberto Tavoletta, 49 anni, Giuseppina Cirelli, 23 anni, Stefano Pagliaro, 42 anni, Domenico Zazzara, 48 anni e Sonia Caprini, 26 anni.
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione al ferro di cavallo, da una finestra è volata una busta con dentro eroina e cocaina. Un cane antidroga ha invece scovato in una cantina due involucri stupefacenti in un calzino.

I militari sono arrivati ai 16 seguendo i tossicodipendenti. Uno, dopo aver rubato tre giochi per la Play station nell’agosto del 2008, ha ammesso che li avrebbe usati per avere in cambio della droga. Le indagini hanno appurato che i pusher chiedono ai tossici squattrinati di pagare con alimenti o altre cose rubare nei supermercati. E in cambio di una dose di droga (20 euro) gli spacciatori ricevono anche tv usate e motorini, spesso rubati in casa propria da chi usa eroina o cocaina.