Porto Pescara, draga sequestrata e stop ai lavoriRischio Cassa integrazione per la Marineria

I pescatori e il commissario Testa dopo il blitz e i sequestri effettuati dai carabinieri e dalla guardia di finanza. I pescatori minacciano la cassa integrazione e lo stop alla pesca subito dopo Natale

PESCARA. Il Commissario Guerino Testa ha incontrato questa mattina in Provincia una delegazione della marineria pescarese per parlare dei problemi derivanti dal sequestro della draga effettuato ieri dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza. I pescatori che hanno minacciato la cassa integrazione e lo stop alla pesca subito dopo Natale, hanno incoraggiato il Commissario testa ad andare avanti: "Ringrazio la marineria per l'ennesima prova di maturità dimostrata in un momento difficile come questo".

Testa poi ha detto che "Al di là dei profili giudiziari che il sequestro avrà, noi però dobbiamo andare avanti e trovare soluzioni alternative. Per questo giovedì pomeriggio alle 14 avremo a Roma, presso la sede della Protezione Civile, un incontro urgente con il consulente giudiziario del Prefetto Gabrielli per affrontare questa situazione che si è venuta a creare dopo il sequestro della draga. Bisogna trovare soluzioni alternative allo sversamento a mare dei fanghi. Fra queste l'utilizzo della vasca di colmata e l'individuazione di una discarica".

Il Commissario Testa ha poi aggiunto che "è importante ottimizzare i tempi e anche le risorse, con l'eventuale utilizzo di circa 20 milioni di euro derivanti dalle economie relative del Gran Sasso". Sulle novità emerse dopo le analisi del Noe, rispetto a quelle dell'Arta, il Commissario ha detto: "Non posso e non voglio entrare nel merito. Dico solo che nell'Ordinanza Ministeriale l'Arta è stata individuata come soggetto pubblico attuatore delle analisi che sono state poi conprovate dall'Ispra. Noi siamo tranquilli e attendiamo l'esito di nuove analisi che abbiamo già disposto".

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