Posta in ritardo a Collecorvino Cittadini infuriati

COLLECORVINO. Disagi e proteste a Collecorvino dove da circa un anno si registrano disservizi nella consegna della posta. I ritardi nella distribuzione in questi giorni stanno causando le più aspre...

COLLECORVINO. Disagi e proteste a Collecorvino dove da circa un anno si registrano disservizi nella consegna della posta. I ritardi nella distribuzione in questi giorni stanno causando le più aspre lamentele da parte dei cittadini che si vedono recapitare cartelle tributarie e fatture delle utenze domestiche (Aca, Enel, Telecom ecc.) in netto ritardo rispetto alle scadenze fissate per il pagamento delle stesse e sulle quali quindi, spesso, sono applicate le more.

Caso limite è quello dei bollettini della Tarsu, depositati dagli impiegati comunali alle poste di Collecorvino alla fine di settembre e ricevuti solo in parte dalle famiglie dei residenti, nonostante il termine ultimo per pagare quanto dovuto fosse fissato al 9 dicembre. In realtà tale termine è stato già prorogato di dieci giorni rispetto alla precedente scadenza, con un atto di giunta, proprio perché moltissimi cittadini hanno segnalato al Comune il mancato ricevimento delle cartelle. Questa storia, confermano alcuni residenti, si sta verificando da un anno a questa parte, ma soprattutto in particolari periodi come i mesi estivi e nell’approssimarsi delle festività natalizie.

Secondo quanto hanno spiegato le Poste a un cittadino che vive nel centro storico ha telefonato agli uffici, il disservizio non dipenderebbe dalla sede postale di Collecorvino ma dalla sala portalettere di Montesilvano che sovrintende alla distribuzione per diversi uffici postali dell’area vestina.

Gli addetti delle Poste che hanno raccolto i reclami dei cittadini inviperiti per il ripetersi di tali inconvenienti, hanno risposto di non disporre attualmente di personale sufficiente per coprire il territorio e pertanto può capitare che si accumulino ritardi. Dura anche la reazione del sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri che ha più volte scritto alla direzione provinciale delle Poste di Pescara e anche all’ufficio centrale di Roma per chiedere spiegazioni su quanto sta avvenendo e per sollecitare un ripristino efficiente del servizio per evitare disagi alla popolazione.

«Per ora», ha spiegato il sindaco Zaffiri, «abbiamo ricevuto solo risposte evasive e scarne, non riuscendo a dialogare con i dirigenti. Se la situazione dovesse persistere ci faremo sentire con maggior vigore». I problemi riguardano anche la corrispondenza ordinaria che spesso sembra svanire nel nulla e quando arriva, spesso, non reca nessun timbro, ragion per cui un cittadino, trovandosi nella necessità di farlo, non può dimostrare la data di arrivo di una lettera.

Claudia Ficcaglia

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