Postamat clonati a Loreto, derubati venti correntisti

Clonate almeno venti carte elettroniche di clienti dell’ufficio postale: effettuati prelievi illeciti da 80 a 600 euro

LORETO APRUTINO. La banda delle carte postamat clonate colpisce anche a Loreto Aprutino, dove sono stati derubati almeno venti correntisti delle Poste Italiane, un numero che però sembra destinato a crescere. Una brutta scoperta per tanti loretesi che si sono visti prosciugare i loro risparmi con la tecnica della clonazione della carta postamat. I malcapitati, il cui numero cresce di ora in ora – dicono i carabinieri che stanno conducendo le indagini – si sono accorti di ammanchi anomali dai propri conti postali e, dopo aver fatto gli estratti conto, hanno capito che qualcuno aveva prelevato illecitamente il denaro. Subito sono scattate le segnalazioni alla sede locale delle Poste, diretta da Fabio Ferri, e le denunce contro ignoti presentate al comandante della stazione dei carabinieri Graziano Leone.

Per ora i militari hanno potuto circoscrivere i tempi entro i quali i malviventi hanno agito e il luogo dove sono stati effettuati i prelievi. Secondo le prime ricostruzioni, gli autori del reato hanno piazzato tra sabato notte e domenica mattina degli appositi congegni detti "skimmer" allo sportello postamat in piazza Garibaldi, attraverso i quali sono riusciti a clonare i codici segreti delle carte. Dalle verifiche tecniche effettuate dagli impiegati delle Poste è emerso che i soldi sono stati tutti ritirati indebitamente a uno sportello postamat di Nepi, in provincia di Viterbo, lunedì mattina, tra le 5 e le 6. L'entità delle somme sottratte ai legittimi proprietari, vanno da 80 a 600 euro, a seconda delle disponibilità sui conti. Un caso analogo si è verificato circa dieci giorni fa a Tocco da Casauria, dove ad essere derubati con la stessa modalità sono stati quindici correntisti. Questa tecnica criminosa, che non richiede una notevole competenza informatica, è sempre più diffusa ed è semplificata dal fatto che spesso – come nel caso di Loreto Aprutino – gli uffici postali sono sprovvisti di telecamere per la videosorveglianza esterna. La tecnica della clonazione, nella quale sembrerebbero essere ferrati individui provenienti dall'est europeo, è quella appunto dello skimming: negli sportelli automatici che leggono le carte elettroniche viene introdotto un dispositivo, chiamato skimmer, capace di memorizzare i contenuti delle bande magnetiche presenti nelle carte, che unito all'individuazione del codice digitato direttamente dall'utente, fornisce tutti i dati necessari per la riproduzione abusiva della carta. In ogni caso, seguendo una procedura prestabilita, l'utente potrà riavere le somme prelevate indebitamente, essendo la truffa effettuata ai danni del Bancoposta e non a carico dell'utente, dopo aver sporto regolare denuncia al responsabile dell'ufficio postale, che insieme con i rilievi del conto corrente penserà ad inoltrarla alla direzione generale delle Poste.

Claudia Ficcaglia

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