Precipita dal ponte di 104 metri: addio al ristoratore Palombaro 

Titolare del locale “Le Maschere” di corso Manthoné, aveva 55 anni e viveva a Tollo con la famiglia L’allarme è partito da alcuni automobilisti che hanno notato la macchina accanto al parapetto

PESCARA. L’automobile l’ha lasciata aperta sul ponte che collega Caramanico con Salle. Un salto nel vuoto lungo 104 metri che non gli ha lasciato scampo: il corpo senza vita di Pasqualino Palombaro, da tutti conosciuto come Paolo, è stato ripescato qualche ora dopo sul greto del fiume Orta dai vigili del fuoco, dopo la segnalazione partita da alcuni automobilisti e arrivata ai carabinieri ieri mattina intorno alle 9. Storico ristoratore di Tollo, proprietario del ristorante pizzeria “Le Maschere” che dal 2021 aveva trasferito dalla provincia di Chieti a Pescara, in corso Manthoné, conservandone il nome, aveva 55 anni e lascia la moglie e un figlio che studia all’università.
Ignoti i motivi alla base di un gesto che da una prima ricostruzione delle forze dell’ordine appare volontario. Di certo un epilogo che ha lasciato sotto choc l’intera comunità di Tollo, dove Palombaro viveva, la famiglia e gli stessi colleghi di lavoro di Pescara, i quali descrivono l’imprenditore come una persona buona, tranquilla, amante del suo lavoro e molto legato ai propri affetti. Il pm di turno, il sostituto procuratore Anna Benigni, sta coordinando le indagini. Nelle prossime ore si deciderà se disporre o meno l’autopsia: la salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale civile di Pescara, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La tragedia si è consumata ieri mattina prima delle 9. Paolo Palombaro ha raggiunto alla guida della sua auto il ponte di Salle, che con i suoi 104 metri d’altezza è il più alto dell’Italia centrale e per questa ragione spesso utilizzato dagli appassionati di bungee jumping per gli adrenalinici salti nel vuoto. In base alla ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Popoli, coordinati dal comandante Carlo Colantoni, accorsi sul posto dopo l’allarme lanciato da alcuni automobilisti, il 55enne avrebbe parcheggiato accanto al parapetto del ponte immerso nel verde, nel cuore del parco nazionale della Maiella, lasciando la vettura aperta. E poi, per motivi in via di accertamento, è precipitato oltre la recinzione dalla parte che guarda Caramanico.
A segnalare che qualcosa non andava in quel tratto di strada, noto in passato per gli episodi di suicidio, sono stati alcuni automobilisti che ieri hanno immediatamente allertato i carabinieri. I sospetti sono stati confermati all’arrivo dei militari che, una volta sul posto, hanno subito notato il mezzo vuoto senza nessuno a bordo, facendo scattare l’allerta rossa. Il 118 è arrivato con un’ambulanza medicalizzata da Scafa e con l’elicottero, mentre i vigili del fuoco sono partiti da Alanno e Pescara, con loro anche il soccorso alpino.
Il corpo senza vita è stato poi recuperato giù nella vallata del fiume Orta dai vigili del fuoco. Una volta constatato il decesso, sul colpo, la salma è stata trasportata in obitorio per i successivi accertamenti.