Prostituta romena sequestrata in hotel Quattro arrestati

PESCARA. «Ti spegneremo le sigarette sulle braccia. Ti venderemo agli albanesi. D'ora in poi lavorerai solo per noi». Sono solo alcune delle minacce che una giovane prostituta romena ha ricevuto durante due notti da incubo in cui è stata sequestrata in un albergo del centro di Pescara da una banda composta da tre romeni e un giovane di Francavilla. 

Ad arrestare i quattro, due uomini e due donne, sono stati gli uomini della squadra Mobile coordinati da Alessandro Di Blasio che sabato hanno fatto un controllo nell'albergo in cui la ragazza era tenuta prigioniera.  I quattro accusati di sequestro di persona in concorso sono Gian Luca Lullo, 37 anni, e tre cittadini romeni, Iuon Stefan, 19 anni, e due donne, Ramona Sindila, 19 anni e Nela Cristea, 40 anni.  Secondo la ricostruzione degli investigatori tutto è cominciato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.

La ragazza, 19 anni, che si prostituiva nel centro di Pescara, intorno all'una di notte è stata avvicinata da un cliente che l'ha fatta salire sulla sua Toyota Yaris nera.  Sull'auto in realtà non c'era un cliente ma Gian Luca Lullo, che era già d'accordo con gli altri tre. Poco dopo, infatti, l'auto si è fermata e a bordo sono salite altre due persone, Ramona Sindila e Iuon Stefan. 

I tre hanno portato la ragazza in un albergo del centro solitamente frequentato da prostitute. Poi Lullo, che è il proprietario dell'auto con cui è stato effettuato il sequestro e che secondo una prima ricostruzione sembra essersi occupato soprattutto della logistica, è andato via e ha lasciato la ragazza con gli altri due che hanno rotto il telefonino della vittima per impedirle di comunicare con l'esterno e l'hanno segregata in una stanza. Lì hanno cominciato a minacciarla.

I tre volevano che la giovane romena, arrivata da pochi giorni in Italia, lavorasse solo e soltanto per loro. E avevano intenzione di portarla a Bari dove a quanto sembra avevano già dei contatti avviati nel giro della prostituzione. Dopo che la ragazza è stata minacciata e schiaffeggiata, la Sindila è andata via lasciando la ragazza sola con Stefan.

La vittima verso le cinque del mattino è però riuscita a scappare approfittando del fatto che il ragazzo si era addormentato.  La sera dopo, però la ragazza, che aveva raccontato l'episodio a un'amica, è tornata a prostituirsi nello stesso posto intorno alle dieci. Neanche un'ora dopo, intorno alle undici, i tre della sera precedente insieme a un'altra romena, Nela Cristea, sono andati a riprendere la ragazza, questa volta senza inganno ma direttamente con la forza. 

I quattro hanno caricato la giovane in macchina e l'hanno riportata nell'albergo ripetendo lo stesso copione della sera prima.  Nela Cristea, dopo averla schiaffeggiata, ha anche portato via alla ragazza l'incasso della serata, 30 euro. Per questo nei suoi confronti è scattata anche l'accusa di rapina.  A liberare la ragazza sono stati gli agenti della Mobile che sabato mattina intorno alle 11 ha fatto un blitz nell'albergo. 

I quattro accusati del sequestro della ragazza, dopo una verifica delle testimonianze tra cui quella di un'amica della vittima, sono stati arrestati. Gli investigatori stanno valutando se a loro carico si possa anche formulare un'accusa di percosse.

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