Provincia, bufera su Rapposelli

Testa replica alle polemiche sul bilancio, gli altri assessori difendono il presidente

PESCARA. È bufera all’interno dell’amministrazione provinciale dopo le dure critiche sollevate dal vice presidente Fabrizio Rapposelli al presidente Testa per i tagli in bilancio ai fondi per l’edilizia scolastica. Ieri, contro Rapposelli si è schierata mezza giunta. Prima, il presidente Guerino Testa per rispondere all’attacco di Rapposelli; poi, l’intervento di quattro assessori, Valter Cozzi, Angelo D’Ottavio, Mario Lattanzio e Andrea Faieta, in difesa di Testa.

Lo scontro è stato innescato da Rapposelli. «Si poteva e si doveva fare di più per il bilancio preventivo 2014», ha detto il vice presidente della giunta sabato, «ed è per questo che non ho votato la delibera». Rapposelli ha lamentato una riduzione del 50 per cento di quanto precedentemente stanziato negli anni scorsi per l’edilizia scolastica e ha poi accusato Testa di aver mantenuto in bilancio «tutte le prebende previste ad appannaggio degli otto dirigenti dell’ente». Ieri, è arrivata la replica del presidente. «L’assessore all’edilizia scolastica Rapposelli ha intrapreso una lettura distorta e personalistica del bilancio di previsione», ha affermato, «bilancio che purtroppo sconta un taglio pesantissimo di risorse dallo Stato, pari a 7,5 milioni di euro, che segue altre decurtazioni di fondi subite negli anni passati e ne precede altre, già annunciate, per il futuro». «Pur essendo vice presidente della giunta», ha proseguito Testa, «Rapposelli dimostra con le sue affermazioni sui minori fondi per le scuole di non avere una visione dell’ente nella sua globalità e di essere poco presente e partecipe alla vita della Provincia. Dimentica inoltre che, se in cinque anni l’assessorato all’Edilizia scolastica ha potuto realizzare tanti progetti, è stato grazie al sottoscritto». «Rapposelli ignora», ha sottolineato, «il coraggio che sempre il sottoscritto ha avuto in sede di redazione del bilancio. Abbiamo deciso, noi che abbiamo votato la delibera in giunta, di non abbandonare i 150 ragazzi, e quindi le rispettive famiglie, che usufruiscono del servizio di trasporto e assistenza ai disabili, un servizio che assicura a questi ragazzi di frequentare le proprie scuole della provincia». «Mi sarei aspettato dal vice presidente», ha concluso, «un’adesione convinta alla battaglia che tutte le Province d’Italia stanno portando avanti per avere più fondi dal governo da destinare ai territori e non un piagnisteo solitario e autoreferenziale». Duro anche l’intervento degli assessori in difesa di Testa: «Comprendiamo l’amarezza di Rapposelli per i tagli ai fondi destinati alle scuole, ma ricordiamo che i tagli hanno riguardato indistintamente tutti, per cui riteniamo inopportune le polemiche sollevate nei confronti del presidente. Non è assolutamente Testa il bersaglio a cui mirare».

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