Provincia di Pescara senza fondi, niente assistenza per 150 disabili

Stop al finanziamento da 1 milione e 300mila euro, saltano i servizi di trasporto e assistenza scolastica. Il presidente Testa: costretti a tagliare, paralisi operativa

PESCARA. I primi a pagare le spese della legge Delrio saranno 150 studenti disabili di 72 scuole superiori di Pescara e provincia. Da gennaio 2015, a causa della sforbiciata di 1 milione e 300mila euro di fondi destinati al sociale, saranno bloccati i servizi di trasporto e assistenza scolastica.

Una «paralisi operativa», com’è stata definita dal presidente della Provincia Guerino Testa, che in questa delicata fase di transizione si trova a dover chiudere il bilancio 2014 con 7 milioni e 492 mila euro in meno. E le previsioni per il prossimo anno non lasciano sperare in nulla di buono. Il grido d’allarme arriva a circa due mesi dal voto per il nuovo consiglio provinciale. Il 28 settembre, infatti, ci saranno le elezioni di secondo livello a Pescara, Chieti e Teramo: ad andare alle urne non saranno i cittadini, ma soltanto i sindaci e i consiglieri dei rispettivi comuni. «Stiamo continuando questa traversata nel deserto senza percepire alcuna indennità, ma la responsabilità resta immutata», spiega Testa nel corso di un incontro convocato con gli assessori Angelo D’Ottavio, Mario Lattanzio e Walter Cozzi. «In attesa», aggiunge, «della riforma del titolo V della Costituzione che abolisca effettivamente le province e senza più la disponibilità dei trasferimenti statali, ci troviamo a non potere più garantire i servizi minimi di nostra competenza come la viabilità, il sociale e la manutenzione delle scuole».

Venerdì scorso la giunta provinciale ha approvato il bilancio 2014, che adesso dovrà passare al vaglio del collegio dei revisori dei conti e, successivamente, del consiglio. Dal confronto con il 2013 emerge una riduzione del 50 per cento di tutte le previsioni di spesa destinate alla manutenzione ordinaria di strade e istituti scolastici, mentre non c’è più un euro in cassa per sopperire agli interventi straordinari. Si è passati da 400 mila euro del 2013 per le scuole ai 200 mila inseriti nel bilancio 2014, al punto da dover ridurre anche l’acquisto dei materiali igienizzanti.

Discorso analogo per le strade: rispetto ai 599 mila euro del 2013, quest’anno sono disponibili appena 324 mila euro, una somma che non basta per la sistemazione di buche, frane, manutenzione del verde, sfalcio e sgombero della neve. Complessivamente i tagli ammontano a 7 milioni e 492 mila euro, facendo lievitare la cifra a 8 milioni e 300 mila euro in previsione del 2015 e del 2016. «Siamo stati costretti a tagliare», rimarca Testa, «tutto diventerà più difficile, se non impossibile, nel 2015, quando nessuna Provincia d’Italia potrà chiudere il proprio bilancio. Se fino ad oggi, nonostante i tagli, siamo andati avanti facendo i salti mortali e affrontando almeno le priorità, da ora in poi si apriranno una serie di scenari complicatissimi perché non potremo più accogliere le richieste che ci arrivano dal territorio. E non certo per nostra volontà». Le conseguenze più drammatiche toccheranno da vicino 150 studenti diversamente abili che frequentano i 72 istituti superiori dislocati nel capoluogo adriatico e nel suo hinterland. La Provincia, infatti, non avendo la disponibilità di 1 milione e 300 mila euro destinati al trasporto e all’assistenza dei diversamente abili, sarà costretta a sospendere i servizi a partire dal primo gennaio 2015, mentre fino alla fine di dicembre si continuerà ad andare avanti pur tra mille difficoltà. «Manderò una lettera», conclude Testa, «a sindaci e dirigenti scolastici per renderli edotti della situazione. E’ arrivato il momento che si prenda coscienza del problema a livello nazionale e si intervenga al di là dei discorsi di facciata».

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