Provincia, le case all’asta entro una settimana

L’assessore Cilli dà il via alle vendite di appartamenti ed ex Napolplast Gli inquilini rischiano lo sfratto alla scadenza dei contratti di affitto

PESCARA. Partirà entro la prossima settimana la vendita degli appartamenti e dell’ex Napolplast di proprietà della Provincia. Lo ha annunciato ieri l’assessore al patrimonio Aurelio Cilli. «Pubblicheremo i bandi sui giornali e sui manifesti da affiggere in città», ha detto, «questa sarà la prima tranche, successivamente finiranno sul mercato anche case cantoniere e terreni».

Tante le richieste. Dopo la pubblicazione, lunedì scorso sul Centro, dell’elenco degli immobili della Provincia messi all’asta, diversi cittadini hanno telefonato in redazione per avere informazioni su come l’ente intende procedere alla vendita e se sono previste garanzie per gli inquilini assegnatari degli alloggi da cedere.

Nella lista ci sono appartamenti in via Foscolo e in via Caboto e l’enorme area di un ettaro e mezzo dell’ex fabbrica Napolplast di via Breviglieri. L’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Guerino Testa, conta di ricavarci almeno 6 milioni di euro.

Come si vende. La procedura prescelta è quella dell’asta pubblica. L’avviso, che verrà pubblicato su almeno due quotidiani, dovrà contenere la descrizione del bene, il prezzo posto a base d’asta, le eventuali spese accessorie a carico del venditore, le modalità e il termine per la presentazione delle offerte. E poi ancora: l’indicazione delle cause che comportano l’esclusione dalla gara e i termini e le modalità con le quali si deve concludere il contratto.

L’asta pubblica, comunque, dovrà essere esperita mediante offerte segrete, in aumento rispetto al prezzo di base. I partecipanti non potranno essere ammessi se non provano di aver depositato, prima della presentazione dell’offerta, una cauzione pari al 10 per cento del prezzo base, a garanzia dell’offerta. I depositi cauzionali verranno poi restituiti entro 45 giorni dall’aggiudicazione. «Abbiamo raddoppiato da 30 a 60 il numero dei giorni per la presentazione delle offerte», ha spiegato Cilli, «agli inquilini, per esercitare il diritto di prelazione daremo 45 giorni in più».

Emergenza inquilini. C’è preoccupazione tra gli assegnatari degli appartamenti che vengono messi in vendita dalla Provincia. C’è chi teme di finire in mezzo a una strada, se non dovesse acquistare la propria abitazione. In effetti, le garanzie non sono così tante. «Gli inquilini che non esercitano il diritto di prelazione per procedere all’acquisto», ha precisato l’assessore, «potranno rimanere nell’abitazione fino alla scadenza del contratto». Sarà poi il nuovo proprietario a decidere se farne uno nuovo, oppure procedere allo sfratto. Ci sono inquilini, però, il cui contratto è scaduto da anni e l’ente non ha mai provveduto a rinnovarlo. Altri, invece, sono in ritardo con il pagamento degli affitti. Questi sono i casi più a rischio.

Diversa la situazione per chi decide di procedere all’acquisto dell’immobile. Il regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare fissa alcuni paletti al riguardo. Innanzitutto, per gli assegnatari non sono previsti sconti. Viene riconosciuto il diritto di prelazione sul prezzo risultante dall’esperimento della gara, a condizione che gli inquilini siano in regola con il pagamento dei canoni di locazione. La Provincia comunicherà ai beneficiari della prelazione, a mezzo raccomandata, il corrispettivo e le condizioni della vendita. Gli inquilini dovranno rispondere entro 45 giorni.

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