«Qualcuno mi aiuti a portare fuori il cane»

Donna malata di artrite non è più in grado di far uscire il suo amico a 4 zampe e lancia un appello

PESCARA. «Per favore, qualcuno mi aiuti a portare a spasso il mio Leo». È l’appello di Maria Buzzoni, 62 anni, che vive nella zona dell’ospedale civile. E Leo, invece, è uno spinone di otto anni, l’unico a tenerle compagnia, visto che Maria è rimasta sola (a parte l'assistenza che le dà la Asl), con le artriti che però le procurano forti dolori nei movimenti.

Ed è questa la causa del suo appello: l'impossibilità di portare a spasso il suo cane, che naturalmente ha bisogno di almeno due uscite giornaliere per le passeggiate. Maria, infatti, ormai si muove a fatica, e non potrebbe in nessun modo trattenere tra le mani un guinzaglio e da due anni un’uscita di questo tipo le è diventata fuori dalla sua portata.

Due anni in cui Maria ha pensato bene di affidare l’incarico per lo sgambettamento di Leo ad una signora, un servizio che però le è costato cinque euro per ciascuna uscita di un’ora, due volte al giorno, per un totale di 10 euro al dì. Troppi, vista la pensione d’accompagnamento che percepisce: 700 euro al mese, riferisce. «Ringrazio tanto la signora che mi ha aiutata», spiega Maria al Centro, «ma ora, purtroppo, questa spesa mi è diventata impegnativa. Tuttavia, per Leo ora devo trovare una soluzione», continua Maria. «Io non posso più accompagnarlo, poiché ho le dita delle mani che mi vanno per conto loro, e in più non ho nemmeno un’amicizia per poter avere un aiuto di qualsiasi tipo, anche morale. Mi rimetto pertanto alle persone di buon cuore che amano gli animali e che sono in grado di capire la situazione». Insomma, a Maria farebbe comodo se ci fosse qualcuno in grado di poter far fare le passeggiate giornaliere a Leo, senza gravare sul suo bilancio quotidiano. «Io non mi voglio separare dall’affetto più caro che ho, il mio amico Leo, cane meraviglioso, che mi fa tantissima compagnia», sospira Maria. «Per me persona sola, malata e tribolata è molto importante condividere con lui le mie giornate di solitudine, poiché avere un fiato vicino nei momenti no è molto importante». «Io non sono in grado di portarlo fuori», conclude con la speranza che l’appello venga recepito da qualcuno, «ma lui ha diritto di stare all’aria aperta. E dunque, chiedo che qualcuno si offra affinché mi possa dare una mano». Per informazioni telefonare al 320/8230537.

Vito de Luca

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