Quando fu accusato di avere aggredito un cronista

Spintoni nell’ufficio romano e telecamera distrutta: il filmato di Report fece il giro d’Italia. Ma lui smentì e diffidò tutti

SULMONA. Ha sempre respinto l’accusa di essere un trafficante di armi, arrivando anche a usare le maniere forti, soprattutto nei confronti di giornalisti e operatori decisi a strappargli qualche dichiarazione. Il caso più emblematico è quando Andrea Pardi fu accusato di aver aggredito un giornalista di “Report”, la trasmissione in onda su Raitre condotta fino a qualche tempo fa da Milena Gabanelli.

Secondo l’accusa nel momento in cui il giornalista tentò un’intervista su presunte compravendite di elicotteri, Pardi, mentre stava uscendo dalla sua auto, ruppe la telecamera e poi lo trascinò dentro l’ufficio nell’aeroporto dell’Urbe a Roma, immobilizzandolo e stringendolo. Sempre secondo la ricostruzione di parte, lo spinse dentro la palazzina proseguendo l’aggressione in presenza di una decina di impiegati. Nonostante le urla del giornalista però nessuno sarebbe intervenuto. Solo quando Pardi riuscì a impossessarsi della telecamera avrebbe liberato il giornalista, che una volta uscito dall’ufficio chiamò la polizia. Con l’intervento delle forze dell’ordine il giornalista rientrò in possesso della telecamera, distrutta, recuperando però la scheda con la registrazione del filmato, poi trasmesso in tv e finito sul web. Con un inevitabile strascico di polemiche. Pardi, alla messa in onda del filmato, minacciò Raitre di una querela nei confronti del programma, accusato di «divulgare notizie assolutamente false». I legali dell’imprenditore, Mauro Barberi e Rita Murgia, in una nota «diffidarono ed intimarono la cessazione immediata di ogni ulteriore azione diffamatoria da parte di qualunque testata giornalistica».

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