il ricordo

Quella sala per 30 anni il ritrovo di tanti giovani

PESCARA. Era un punto di riferimento di giovani e famiglie. Così i pescaresi più maturi ricordano l’ex Capitol, uno dei cinema più «in» della città gestito da due sorelle con una tradizione familiare...

PESCARA. Era un punto di riferimento di giovani e famiglie. Così i pescaresi più maturi ricordano l’ex Capitol, uno dei cinema più «in» della città gestito da due sorelle con una tradizione familiare nel campo della cinematografia e del teatro. Parliamo di Aida e Carla Costantini, nipoti di don Guido storico esponente della società «Cinema teatri» che gestiva il teatro Pomponi, abbattuto nel 1963.

I Costantini gestirono il cinema San Marco, in piazza Salotto, furono soci della società titolare del cinema Corso, crearono l’arena dove ora sorge la chiesa sul mare e furono soci anche del teatro Michetti.

Nel 1969, decisero di aprire il Capitol in viale Regina Margherita. Il cinema nacque con 850 posti e divenne una delle sale più grandi della città. Gli incassi andarono subito alle stelle, perché il cinema riuscì a vendere ogni anno 300mila biglietti. Un record. Le cose andarono bene anche negli anni Ottanta.

Poi, il declino con la crisi del cinema e l’arrivo sul mercato delle prime videocassette con i film di prima visione. Ma il colpo di grazia al Capitol lo diede l’apertura del Warner village, il cinema multisala di Montesilvano. Così, il 14 settembre del 2000, le sorelle Aida e Carla Costantini decisero di chiudere definitivamente i battenti al loro cinema e misero in vendita l’immobile, poi acquistato dalla società Trave costruzioni.

Il 31 agosto del 2002, come nel film «Cinema Paradiso», il Capitol venne abbattuto per realizzare un nuovo edificio con appartamenti e negozi. Oggi, al posto delle locandine dei film, ci sono le vetrine di un elegante negozio di abbigliamento.

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